lunedì 19 febbraio 2018

Giovani sentinelle nel Viterbese

Venerdì 6 febbraio le sentinelle sono nel Lazio in provincia di Viterbo: a Ronciglione con l'Istituto Meucci, a Bassano Romano con ragazzi e ragazze delll’Istituto Buratti, mentre altri della Fondazione si sono recati a Viterbo ad attenderci erano i giovanissimi dell’Istituto Pietro Vanni, due gruppi di tre classi terze ciascuno divisi per motivi di spazio.
Per essere puntuali alla prima ora con tutti gli appuntamenti abbiamo dovuto svegliare noi il gallo!
Al Liceo Meucci abbiamo dovuto attendere però i ragazzi in quanto, come oramai succede in molte parti d'Italia, vi è il problema non risolto dei trasporti e nonostante le lezioni inizino alle 8.10 bisogna aspettare le 8.30!
Dopo il saluto della Dirigente, Laura Bonelli, che ha ringraziato la Fondazione per il contributo e l'impegno a sostenere la scuola nel percorso di formazione dei giovani alla cittadinanza, abbiamo aperto l’incontro proprio sottolineando l'impegno per diventare cittadini attivi, consapevoli dei propri diritti e doveri introducendo la nostra carta Costituzionale. Quest'anno ricorre il 70° anniversario, ma vogliamo ricordarla e difenderla ogni giorno come ci ha insegnato Antonino Caponnetto,  e rimarcare come alcuni articoli non sono mai stati applicati a pieno.
Ragazzi e ragazze attenti hanno seguito l’illustrazione delle varie fasi del progetto e nonostante siano partiti in ritardo rispetto alle altre scuole hanno già lavorato con lena e hanno voglia di mettersi in pari con le altre sentinelle e siamo convinti che il 26 marzo saranno in grado di esporre il loro tema per essere protagonisti nel proprio territorio.
Alla campanella della seconda ora, il tempo di spostarsi a Bassano Romano dove ad attenderci 3 nuove classi dell’Istituto Buratti con le loro insegnanti. Con l’aiuto delle slide abbiamo raccontato la vicenda di Antonino Caponnetto, prima come capo del pool antimafia a Palermo e poi del suo impegno civile nell’ultima parte della sua vita, e abbiamo ripreso l’invito a non mettere da parte  Cittadinanza e Costituzione, disciplina abbandonata e che solo con il coraggio e la responsabilità di insegnanti e dirigenti scolastici si può ben sperare che non ritorni nell’oblio come è successo con Educazione Civica! A sostenere insegnanti in questa ostinata resistenza la Fondazione sarà pronta a svegliare galli e animi!
Abbiamo chiesto ai ragazzi se conoscono la Costituzione la risposta è ahinoi in percentuale sempre negativa! Abbiamo discusso con loro dei diritti e dei doveri, di responsabilità e di impegno partendo da un loro bisogno e per questo abbiamo illustrato i dettagli del progetto e le sue tappe, abbiamo invitato ragazzi e ragazze a coinvolgere i propri genitori affinché scoprano il valore della cittadinanza attiva. In conclusione il filmato dei ragazzi dell’Istituto Valle di Padova sull’indifferenza e non voltarsi dall’altra parte ha emozionato tutti e questo fa ben sperare in una loro proposta da discutere il 26 marzo al secondo appuntamento.
All’Istituto comprensivo P. Vanni di Viterbo abbiamo avuto due incontri per poter illustrare la nostra proposta a tutti i ragazzi e le ragazze delle sei classi terze che hanno occupato ogni sedia nello spazio destinato agli incontri.
Abbiamo aperto con il video che racconta la vicenda di Antonino Caponnetto e abbiamo proseguito sottolineando la pericolosità della mafia e le sue trasformazioni che mettono a repentaglio la nostra democrazia e libertà. I rischi delle infiltrazioni criminali sono grandi e per opporvisi è necessario l’impegno di ciascuno, oltre al lavoro delle forze di polizia e dei magistrati nel perseguire i delitti e nel condannare i mafiosi.
Per queste ragioni abbiamo rilanciato la sfida ad essere cittadini attivi e responsabili, attenti ai beni che appartengono a tutti e all’ambiente, solidali e rispettosi degli altri e delle norme e abbiamo lanciato loro la sfida delle giovani sentinelle. Ci auguriamo di averli con noi e di proseguire il percorso intrapreso con questo primo appuntamento.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 16 febbraio 2018

Primo appuntamento con le Giovani sentinelle di Cadoneghe (PD)

«La mente non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita, ma piuttosto, come legna, di una scintilla che l’accenda e vi infonda l’impulso della ricerca e un amore ardente per la verità», così Plutarco di Cheronea ne L’arte di ascoltare (80/90 d.C.), e con questo augurio abbiamo dato il via all’appuntamento del 29 gennaio 2018 con le giovani sentinelle di Cadoneghe, ragazze e ragazzi delle classi IB, IE e II A dell'Istituto Don Milani.
Quella di Cadoneghe è l’ultima delle scuole che si è aggiunta al progetto della Fondazione Caponnetto in questo anno scolastico 2017-2018. Avevamo bisogno di infiammare gli animi di questi ragazzi, di spingerli a lavorare alacremente in vista del secondo incontro del percorso di educazione alla cittadinanza quando i giovani saranno ospiti dell’amministrazione comunale il prossimo 22 marzo.
Con i nostri collaboratori Francesca Vian, Lidia Pege, Grazia Rizzato, Micaela Grasso, direttrice del Festival Nazionale Teatro per ragazzi, abbiamo cercato di "appassionare" i nostri giovani studenti ai temi che erano cari a Nonno Nino, di trasmettere loro fiducia e rassicurarli che in questo percorso saremo loro accanto sempre. La Fondazione Antonino Caponnetto è impegnata, sin dalla sua costituzione nel 2003, nella diffusione della cultura della legalità, raccogliendo l’eredità del giudice che aveva dedicato gli ultimi dieci anni della sua vita a testimoniare l’impegno e i valori di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ad accoglierci nell’aula magna dell’Istituto c’erano le loro insegnanti, accompagnate dalla referente, Paola Norbiato, e dalla vicaria Cristina Zamboni. Ci ha fatto particolarmente piacere vedere che anche l’assessora all’Istruzione e alla cultura di Cadoneghe, Paola Venturato, ha voluto essere presente per portare il saluto dell’amministrazione comunale e ha confermato che il prossimo 22 marzo ragazzi e ragazze, insieme ai loro genitori, saranno accolti dall’amministrazione che attende le proposte dei propri giovani cittadini.
Dopo aver visto un breve filmato sulla vita del giudice Caponnetto, studenti e studentesse sono stati invitati dalla nostra referente Francesca Vian, a esprimersi, permettendo loro di prendere subito l’iniziativa di scrivere su un post-it eventuali disagi o problematiche che stavano vivendo e che sentivano “vicine”. Francesca li ha sollecitati a essere attivi, a mostrare i propri interessi, a dare il proprio contributo per la scelta di un unico e condiviso obiettivo per rendere i loro spazi “un posto migliore”.
Li abbiamo informati circa gli obiettivi da raggiungere in questo cammino; di quanto sarà importante la ricchezza del nostro progetto, che parte già da questo primo processo di confronto, indipendentemente dalla realizzazione del progetto stesso. Importante saranno gli incontri all’interno dei gruppi di lavoro, perché quest’avventura parte da qui: dalla diversità culturale e sociale in gruppo composto sia da classi prime che seconde, da ragazzi e ragazze, alcuni con famiglie di origine proveniente da altri paesi. Comunicare, raccogliere informazioni, stare insieme, esprimersi, usare l’immaginazione, sviluppare la creatività, essere coinvolti, impegnati e attivi come un buon cittadino deve essere. È l’eredità più bella lasciataci dal giudice Caponnetto.


Licia Serpico
Referente Progetto Scuola Veneto