giovedì 17 dicembre 2015

Incontro a Bibbiena (AR)

Mercoledì 16 dicembre ultimo degli appuntamenti del primo incontro delle Giovani sentinelle. Ad accoglierci nel loro istituto, il comprensivo Dovizi di Bibbiena, ben quattro classi terze, attente e composte, pronte a dare seguito al lavoro dell'anno passato. Ai  veterani del progetto abbiamo proposto una serie di riflessioni sul significato della cittadinanza anche alla luce della loro esperienza: hanno proposto agli amministratori del comune il recupero di due spazi all'aperto vicini alla loro scuola con l'intento di utilizzarli dopo alcuni lavori per giocare, uno, e per attività  scolastiche l'altro.  Le difficoltà  nel realizzare i lavori non scoraggiano i giovani e la Fondazione ha richiamato il senso forte di essere cittadini rispettosi delle norme e responsabili per poter interloquire con chi ha il governo della cosa pubblica. Abbiamo sempre più bisogno di questi cittadini anche in quei territori dove le scarse risorse economiche, come notava acutamente un cittadino di Bibbiena intervistato da studenti e studentesse l'anno passato, scoraggiano le infiltrazioni mafiose, per promuovere un costume morale nuovo e comportamenti rispettosi.

L'attenzione di ragazzi e ragazze per l'intera durata dell'incontro fa ben sperare negli esiti del loro impegno.

Ci rivedremo il prossimo venerdì 11 marzo quando saremo ospiti dell'amministrazione.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

mercoledì 16 dicembre 2015

Giovani sentinelle in Laguna

Giovani sentinelle in Laguna

Le giovani sentinelle approdano in Laguna, all'istituto G. Bruno-Franchetti di Mestre, lunedì 14 dicembre e con questo appuntamento si è concluso il ciclo degli incontri di apertura del progetto in Veneto. Ad attenderci due classi dello stesso istituto ma di due plessi differenti e distanti fra loro, oltre alla classe che ha partecipato lo scorso anno, e con loro le insegnati referenti Alessandra Artusi e Irene Raspanti, altri colleghi che seguiranno il progetto. A dare il benvenuto il dirigente scolastico, prof. Roberto Gaudio.
Fin dall'inizio ci ha colpito l'attenzione dei ragazzi e delle ragazze, mai venuta meno per tutta le due ore che sono trascorse velocemente.
Dopo aver esordito raccontando della vita del giudice padre del pool antimafia, della morte di Falcone e Borsellino e del grido di dolore di Caponnetto dopo le stragi: «Tutto è finito!», abbiamo ricordato lo scatto con cui lo stesso Caponnetto, proprio ascoltando le richieste di molti giovani davanti al tribunale di Palermo che lo esortavano a non lasciarli soli, ha scelto di essere testimone ed educatore di quella nuova resistenza dei valori, dimenticati o elusi, della nostra Carta costituzionale.

Studenti e studentesse che hanno partecipato al progetto lo scorso anno sono intervenuti per illustrare la loro proposta ai nuovi compagni, confermando ancora una volta che l’operato della Fondazione e del suo fondatore non è vano: la mafie, la cattiva politica e la corruzione si battono con la cultura, con la conoscenza e hanno ricordato Caponnetto quando diceva che la stessa mafia ha più paura della scuola della stessa giustizia. Hanno parlato della loro esperienza di impegno individuale e collettivo, dello studio e dell’approfondimento e di come ne sia venuto per loro non solo un arricchimento ma anche tanta soddisfazione.

La spiegazione delle varie fasi del progetto che li vedrà coinvolti nell’incontrare, durante l'anno scolastico, tutte le Istituzioni a vari livelli è stato facile e ha entusiasmato i giovani. Siamo passati poi a ricordare alcuni progetti fatti da altri ragazzi in varie scuole d’Italia e i loro sviluppi, e l'interesse è stato tale che si sono formati dei gruppi, alla fine, che continuavano a discutere. Non avendo tempo per rispondere alle domande alla fine delle due ore, abbiamo proposto di utilizzare mail e rete per continuare e seguire il percorso di educazione alla legalità.
Ci siamo dati appuntamento per mercoledì 23 marzo quando incontreranno gli amministratori locali e ci auguriamo che quest'anno, al contrario dello scorso, sia possibile non essendoci più il commissario prefettizio ma il Sindaco e gli assessori.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

lunedì 14 dicembre 2015

Incontro serale a Santa Giustina in Colle

Incontro serale a Santa Giustina in Colle

Sabato 12 dicembre ore 20.30 siamo ritornati nuovamente a Santa Giustina in Colle, al Teatro parrocchiale, per una serata dedicata ai valori della legalità e del senso civico dal titolo Legalità è Libertà. A promuoverla l'Amministrazione Comunale e la parrocchia, in collaborazione con la Fondazione Caponnetto e la scuola media dell'Istituto comprensivo J. F. Kennedy che partecipa quest'anno al progetto Sentinelle della legalità.

La sala era piena, presenti le Autorità, cittadini e giovani.
Dopo i saluti del sindaco, Paolo Gallo, il coro del tribunale di Padova, diretto dalla maestra Stefania Martin, ha allietato la serata. Il coro è sempre presente alle manifestazioni della nostra Fondazione e lo ringraziamo per il felice e significativo intrattenimento con brani appropriati alla serata.

Il Dirigente scolastico, professor Marcello Costa, e la Fondazione hanno presentato il progetto ai cittadini e alle cittadine presenti, fra i quali tanti genitori dei giovani che abbiamo incontrato ieri nella palestra della città. Abbiamo chiesto loro di essere partecipi e farsi coinvolgere dai propri figli e figlie nel loro percorso di formazione alla cittadinanza dando il buon esempio.

Fra le autorità anche il Questore di Padova, Gianfranco Bernabei, a rappresentare la Polizia di Stato, che troviamo accanto a noi in tante iniziative in tante città e che è impegnata con progetti come l'Oscad (Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori) di cui è infaticabile promotrice  il sostituto Commissario Gioia Nanni, amica della Fondazione.

Ad arricchire l'incontro e ad appassionare la platea è stata l'intervista del giornalista Francesco Cassandro a Gianni Palagonia, investigatore di Polizia che ha condotto molte indagini dirette al contrasto della mafia, della criminalità organizzata, del terrorismo, e autore di tre romanzi – L'aquila e la piovra, il titolo dell'ultimo - dai quali ha preso il via un dialogo serrato tra ragazzi, cittadinanza ed istituzioni, sul rispetto delle leggi, dei luoghi, delle cose e delle persone che ha concluso la bella serata, non senza qualche rimpianto per il tempo scorso veloce.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

domenica 13 dicembre 2015

Incontro all'Istituto Valle di Padova

Incontro all'Istituto Valle di Padova

Sabato 12 dicembre, nuovo appuntamento a Padova, con le sentinelle della legalità dell'Istituto Valle. Ci hanno accolti nella loro Aula magna con insegnanti e Dirigente scolastica, la professoressa Lucia Della Montà. Con noi Licia Serpico, responsabile Veneto della Fondazione, e Lidia Pege, responsabile per Padova.

L'aula era gremita di ragazze e ragazzi attenti che hanno seguito in religioso silenzio l'illustrazione del progetto e sono stati proprio gli studenti e le studentesse, quelli dello scorso anno, a dare il via al confronto con la loro testimonianza dell'esperienza fatta segnalando il degrado ma anche le grandi risorse che il loro quartiere offre in tema di integrazione multirazziale. La Fondazione Caponnetto ha proseguito portando l'esempio e l’impegno del padre del pool antimafia, il giudice Antonino Caponnetto, che si è battuto per il rispetto delle regole per poter diventare membri consapevoli e responsabili di una comunità civica,  promuovendo la cittadinanza attiva anche all'interno della scuola nella cornice della disciplina Cittadinanza e Costituzione

Ragazzi e ragazze hanno preso un impegno riguardo un approfondimento e di questo ne abbiamo parlato con un ospite di eccezione, Gianni Palagonia, un ex poliziotto che ha condotto molte indagini dirette al contrasto della mafia, della criminalità organizzata, del terrorismo, ora costretto a vivere nell’ombra per proteggere se stesso e i propri familiari. Il dibattito che ne è seguito è stato ricco e pieno di emozioni, la dimostrazione lampante sono state due ore e mezza di silenzio, silenzio partecipato, di attenzione dove il poliziotto ha saputo colpire il cuore dei ragazzi che alla fine dell'incontro in fila composta hanno voluto stringergli la mano.

Con loro ci siamo dati appuntamento per il prossimo martedì 22 marzo.


Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

sabato 12 dicembre 2015

Incontro al Briosco di Padova e al Kennedy di Santa Cristina in Colle (PD)

Incontro al Briosco di Padova e al Kennedy di Santa Giustina in Colle (PD)

Venerdì 11 Dicembre le sentinelle sono giunte a Padova, all'Istituto Comprensivo Briosco, dove lo
scorso anno, a partecipare al progetto, sono stati ben 600 ragazzi e ragazze. Con la fondazione Caponnetto anche la  responsabile per Padova, Lidia Pege.
Ad attenderci la Dirigente scolastica, professoressa Michela Bertazzo, e la vicaria, professoressa Fabiola Baldi. Il prima appuntamento è stato con 5 classi della primaria e poi con altri 220 studenti e studentesse della secondaria, fra i quali anche alcuni che hanno partecipato al progetto lo scorso anno.
Abbiamo introdotto il tema dei diritti leggendo e riflettendo sulla Carta del fanciullo sottoscritta a Ginevra nel 1924 e passando poi alla nostra Carta costituzionale, cosi cara ad Antonino Caponnetto, per mettere in rilievo i principi comuni oltre al fatto di essere state entrambe disattese e, in alcuni casi, violate.
Abbiamo parlato di diritti e di doveri, di come si diventa buoni cittadini e del ruolo essenziale della scuola nel formare i giovani nel solco della legalità, ma anche della responsabilità  e della partecipazione civile all'interno  della propria comunità.
Per completare i ragionamenti e rispondere a domande e chiarimenti abbiamo accumulato un ritardo di mezzora perché il secondo appuntamento della mattinata era previsto a 30 chilometri di distanza, nella palestra della scuola Kennedy, a Santa Cristina in Colle, dove erano ad attenderci i ragazzi e le ragazze con le proprie insegnanti, la vicaria Mimma Bombaca e il Dirigente scolastico, professor Marcello Costa, con loro anche l'assessora comunale all'Istruzione, Franca Mencato, che insieme al sindaco, Paolo Gallo, hanno voluto fortemente che le giovani sentinelle facessero tappa nel loro territorio. Giovani attenti e silenziosi hanno permesso di recuperare il ritardo senza penalizzare il programma, consentendo anche di avere tempo per domande e sollecitazioni, che sono seguite incalzanti e numerose alle nostre riflessioni sui temi del rispetto delle regole e della cittadinanza attiva, su Antonino Caponnetto e la mafia. L'interesse e la cura con cui hanno ascoltato e la curiosità delle loro richieste fanno ben sperare nella riuscita del progetto.
Ci siamo dati appuntamento per domani sera 12 dicembre, al teatro, per proseguire nel dibattito con cittadini e genitori.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 11 dicembre 2015

Giovani sentinelle a Pelago

Giovani sentinelle a Pelago

Giovedì 10 dicembre appuntamento con ragazze e ragazzi dell'Istituto comprensivo di Pelago. Ad accoglierci tre classi seconde, attente e silenziose, che hanno ascoltato il racconto della vicenda di Antonino Caponnetto. Non sono mancate sollecitazioni e richieste a rendere più vivace l'incontro e lo scambio è divenuto via via più fitto e interessante, indizio di buone aspettative. Le riflessioni sulla mafia e sulle strategie per insinuarsi nell'economia legale e insediarsi in tante regioni del Paese sono state la premessa per lanciare loro la sfida della cittadinanza attiva e responsabile quale strumento per contrastare efficacemente la cultura mafiosa e costruire modelli di comportamento giusti e in grado di resistere alle scorciatoie dell'illegalità.

Con loro ci rivedremo il prossimo giovedì 10 marzo ospiti dell'amministrazione comunale.

Sergio Tamborrino

Responsabile Toscana Progetto Scuola

giovedì 10 dicembre 2015

Porto Tolle, primo incontro in Veneto

Porto Tolle, primo incontro in Veneto

Mercoledì 9 dicembre le giovani sentinelle approdano in Veneto. Né il disinteresse da parte della Regione a finanziare il progetto, né lo strano caso della nostra partecipazione ad un bando regionale di cui non abbiamo avuto alcun responso e di cui non si trova l'elenco dei vincitori hanno impedito alla Fondazione di proseguire nella sua attività di promozione del protagonismo giovanile e della cultura della legalità. Sono tante le scuole che hanno chiesto di aderire alla nostra proposta e, per noi, è motivo di orgoglio mantenere le promesse con i giovani ed essere accanto alla scuola nel difficile compito di formare cittadini attenti al rispetto delle regole e dei principi della nostra Carta Costituzionale.
Il primo appuntamento è stato con i ragazzi e le ragazze dell'IPSIA di Porto Tolle: due classi seconde con la loro insegnante hanno seguito con attenzione l'illustrazione del progetto, dagli obiettivi alle finalità, nel contesto della disciplina Cittadinanza e Costituzione. L'attenzione e il silenzio in sala hanno permesso di soffermarci nei dettagli di tutte la varie fasi e questo fa ben sperare nella buona riuscita dello stesso.

Il tempo di attraversare la strada e ad attenderci altre due classi del Comprensivo di Porto Tolle con le loro insegnanti e il referente della Fondazione e vicario dell'istituto, Vincenzo Boscolo. Con loro abbiamo parlato dei 4 grandi valori di Antonino Caponnetto per i quali si è battuto per tutta la vita,  abbiamo discusso di infiltrazioni mafiose e di come con il loro fatturato mettono a rischio l'economia sana. Il saluto della Dirigente scolastica ha consentito ai ragazzi e alle ragazze di dar prova della loro preparazione di cittadini attenti e ci ha ripagato della levataccia delle 4.30 e del viaggio da Firenze per approdare nel Basso Polesine, dove a prevalere, a differenza della Sicilia e del sole di Selinunte di pochi giorni fa, è una nebbia fitta.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

domenica 6 dicembre 2015

Incontro con il Leonardo da Vinci di Firenze

Incontro con il Leonardo da Vinci di Firenze

Venerdì 4 Dicembre a Firenze l'appuntamento è stato con cinque classi dell'ISIS Leonardo da Vinci. Due avevano già preso parte l'anno scorso con il bel video sulla strage di via de Georgofili che hanno riproposto ai propri compagni e compagne. Con loro abbiamo poi approfondito il tema della mafia guardandolo dal lato del riciclaggio e dei rischi di infiltrazione mafiosa. Ragazzi e ragazze hanno seguito con attenzione e curiosità, hanno sollecitato chiarimenti e risposte a dubbi e domande grazie alle quali abbiamo allargato l'orizzonte del ragionamento a ricercare comportamenti corretti ed efficaci per contrastare la mafia.

Senza un attimo di respiro siamo giunti alla fine dell'ora e ci siamo dati appuntamento per giovedì 3 marzo.

Sergio Tamborrino

Responsabile Toscana Progetto Scuola

IN CAMMINO VERSO LA LEGALITÀ DA CORLEONE A FIRENZE

IN CAMMINO VERSO LA LEGALITÀ DA CORLEONE A FIRENZE

Venerdi 4 dicembre ancora giovani sentinelle in Sicilia e in Toscana. A Corleone ben due incontri in mattinata in due Sale differenti in modo da poter garantire il nostro ritorno in Toscana, prima in aereo su Roma e poi in treno, in tempo per l'appuntamento serale al circolo La Rampa di Tavarnelle nel corso del quale i giovani hanno incontrato il  Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti.

Alle 9.00,  nella sala multimediale ex deposito treni, ad attenderci i più piccoli della scuola primaria Finocchiaro Aprile con i propri insegnanti. Con grande attenzione hanno seguito il nostro discorso sui diritti sanciti nella Carta dei bambini sottoscritta a Ginevra nel 1924 contro lo sfruttamento minorile e, dalla Carta, siamo partiti osservando come quegli stessi diritti sono elusi da molti Paesi europei quando importano merci da stati extraeuropei dove si fa ricorso al lavoro minorile e i bambini sono sfruttati e senza tutele. Antonino Caponnetto si è battuto per affermare i quattro grandi valori e uno di essi riguardava il divieto del lavoro minorile, mentre esortava i giovani ad essere protagonisti del proprio futuro. Forti di queste convinzioni abbiamo illustrato il nostro progetto e lanciato la sfida ai giovanissimi e alle giovanissime ad essere autentiche  sentinelle della legalità.

Giusto il tempo per raggiungere il cinema Martorana, dove erano ad attenderci ragazze e ragazzi della scuola media Vasi e del professionale Agricole Alberghiero per il secondo incontro della mattinata. Dopo il saluto del Dirigente abbiamo parlato anche con loro di diritti, di lavoro e di responsabilità. Se disattesi i primi e non assunta l'ultima si alimenta in modo esponenziale l'operato della mafia che, da sempre, sostituisce lo Stato nei servizi, ma generando ancora di più povertà e sottosviluppo.

Maurizio Pascucci ha illustrato le attività della Cooperativa lavoro e non Solo e dell'associazione Fiore di Corleone e del loro riscatto. La produzione del pomodoro “siccagno” e della commercializzazione dei prodotti della terra sono temi di grande interesse per queste realtà perché, da un lato, i contadini locali non sono più sfruttati da mediatori che pagano una cassetta da 20 chili di pomodori 3,50 €  rivendendoli poi sul mercato a 30 € mentre si impegnano a creare una filiera corta che consente guadagni giusti, un lavoro regolato dalle norme e, soprattutto, non sottoposto al ricatto mafioso.

Le esperienze sulle terre confiscate alla mafia hanno aperto la via alla possibilità di immaginare un futuro differente per tanti uomini e donne, dove i diritti e le responsabilità sono parole chiave e punti di riferimento, modelli e scelte di vita quotidiana e costituiscono un punto di non ritorno. Il segnale che giunge dalle scuole siciliane, dai loro insegnanti,  rafforza questa convinzione, soprattutto la partecipazione degli interi istituti, e questa consapevolezza nuova dei diritti, della disciplina Cittadinanza e Costituzione che giunge dalla attenzione di tanti ragazzi e ragazze.

Con quelli della scuola media e dell'Istituto professionale ci ritroveremo venerdì 18 Marzo e, all'appuntamento non mancheranno i più piccoli. Con l'Istituto professionale si arricchisce la collaborazione in quanto firmeremo una Convenzione di 3 anni per sperimentare tutte le possibilità del progetto.

A Firenze l'appuntamento è stato con cinque classi dell'ISIS Leonardo da Vinci. Due avevano già preso parte l'anno scorso con il bel video sulla strage di via de Georgofili che hanno riproposto ai propri compagni e compagne. Con loro abbiamo poi approfondito il tema della mafia guardandolo dal lato del riciclaggio e dei rischi di infiltrazione mafiosa. Ragazzi e ragazze hanno seguito con attenzione e curiosità, hanno sollecitato chiarimenti e risposte a dubbi e domande grazie alle quali abbiamo allargato l'orizzonte del ragionamento a ricercare comportamenti corretti ed efficaci per contrastare la mafia.

Senza un attimo di respiro siamo giunti alla fine dell'ora e ci siamo dati appuntamento per giovedì 3 marzo.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 4 dicembre 2015

Incontro Castelvetrano (PA) e Siena


Incontro Castelvetrano (PA) e Siena

Giovedì 3 dicembre ancora giovani sentinelle in Sicilia e in Toscana. Sull'isola l'appuntamento è a Castelvetrano con le giovanissime sentinelle del Circolo 2 Ruggero Settimo.
Nell'Aula magna ad accoglierci 5 classi quinte della scuola primaria che con grande attenzione hanno ascoltato il racconto della vicenda di Antonino Caponnetto e della sua scelta di andare in Sicilia per aiutare i suoi conterranei alla morte di Rocco Chinnici. Lo sosteneva la forza dei valori in cui credeva. Con ragazzi e ragazze abbiamo parlato di diritti negati e di come la mafia colma l'assenza di tali diritti che, invece sono indispensabili per essere dei cittadini responsabili.

Abbiamo passato due ore intense con scolari e scolare entusiasti di raccogliere la sfida ad essere protagonisti, di accettare di confrontarsi con le istituzioni in difesa dei beni comuni ma anche esigere quei diritti spesso elusi, con l'obiettivo di realizzare le aspirazioni, come accade in tanti Paesi dell'Europa, in breve di poter vivere in un Paese “normale”.

In Toscana ci siamo ritrovati all'Istituto comprensivo Jacopo della Quercia di Siena con ragazzi e ragazze di due classi terze che hanno già partecipato all'esperienza del progetto l'anno scorso e con loro abbiamo approfondito il tema della cittadinanza, di quali valori coltivare per crescere come uomini e donne consapevoli del vivere in comune in modo responsabile.

L'anno passato hanno deciso di occuparsi della propria scuola e di recuperare degli spazi, tema che ricorre con frequenza fra i giovani e che segna la loro attenzione per il vivere bene fra le mura scolastiche, e per il loro progetto hanno coinvolto genitori e le stesse istituzioni locali. Grazie a questa esperienza abbiamo riflettuto sulle qualità del cittadino e il confronto è stato molto interessante. Ci siamo lasciati con l'impegno di proseguirlo in occasione del secondo appuntamento quando saremo ospiti dell'amministrazione comunale.


Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 3 dicembre 2015

Giovani sentinelle in Toscana e in Sicilia


Giovani sentinelle in Toscana e in Sicilia

La mafia ha più paura della scuola che della stessa giustizia - diceva nonno Nino – e forti di quella sua convinzione abbiamo proseguito con gli incontri in Toscana e siamo approdati anche in Sicilia, a Capaci.
Mercoledì 2 Dicembre all'Istituto Comprensivo De Gasperi abbiamo incontrato 900 ragazzi e ragazze in due distinti incontri. Loro hanno deciso di essere sentinelle e di trasformare un luogo tristemente famoso per essere stato teatro di una strage in luogo di memoria, di riscatto sociale, di responsabilità, di buone regole, di protagonismo giovanile e, grazie a questo percorso, la scuola ribadisce il suo statuto di spazio della formazione del cittadino e della cittadina.
I giovani del comprensivo avevano studiato e approfondito in classe i diritti dei bambini e da essi è partito il nostro dibattito sui diritti dei bambini. L'articolo 4 della carta di Ginevra del 1924 impegna gli stati a garantire loro protezione contro ogni forma di sfruttamento, poi la Convenzione dell'Onu, all'articolo 2 comma 1, rinnova la garanzia ad ogni bambino senza distinzione di razza, di sesso o  di religione. Ma tali diritti, nel corso del secolo, sono stati spesso calpestati in molti Stati.
Antonino Caponnetto ribadiva l'impegno a sostegno di 4 grandi valori: contro lo sfruttamento minorile, contro la fame nel mondo, contro la pena di morte e contro la guerra. Difendeva la nostra Carta costituzionale, la sua attualità e la necessità che fosse attuata pienamente contro tutti i tentativi di modificarla promossi negli ultimi trent'anni.

Ai ragazzi e alle ragazze di Capaci abbiamo ricordato l'impegno della Fondazione a sollecitare tutte le Amministrazioni comunali, provinciali e regionali a firmare una petizione dove si chiede una seria lotta alla mafia, all'evasione fiscale e alla corruzione perché non possiamo sperare di fare un cambiamento se non vi è giustizia sociale, non possiamo sradicare la cancrena mafia se ci sarà sempre chi ci convive.
I giovani, la scuola hanno detto no alla mafia e hanno accettato la sfida ad essere giovani sentinelle, il nostro augurio è che le istituzioni sottoscrivano la petizione e siano alleate dei propri cittadini per non piegare la testa al compromesso, ma essere esempio di questa nuova resistenza.

A Bagno a Ripoli con le classi terze e una classe prima dell'Istituto comprensivo Caponnetto, accompagnate dalle proprie insegnanti, abbiamo discusso della responsabilità del cittadino, dell'esercizio della cittadinanza attiva per respingere ogni tentativo della mafia e per affermare un costume morale che abbia come riferimento il rispetto delle regole. La discussione è stata vivace e ragazze e ragazzi hanno ascoltato in silenzio la testimonianza di Irene , volontaria sulle terre confiscate alla mafia. A salutare tutti è intervenuta anche Annalisa Massari, assessora alle Politiche della scuola.

Anche a loro abbiamo lanciato la sfida del protagonismo e siamo certi che studenti e studentesse non mancheranno di sorprenderci con il loro impegno.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

martedì 1 dicembre 2015

Incontro a Gramolazzo (LU)

Incontro a Gramolazzo (LU)

Martedì primo dicembre incontro con le sentinelle di Gramolazzo piccola frazione del Comune di Minucciano, in Alta Garfagnana. A far sentire meno il peso della levataccia le tre classi: una prima, una seconda e una terza che ci attendono insieme ai propri insegnanti. Con loro abbiamo introdotto le vicende di Antonino Caponnetto, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L'esempio di dedizione al proprio dovere che ci hanno consegnato è da custodire con cura e ci richiama al compito di essere dei cittadini giusti e responsabili. Nel soffermarci in particolare sui principi e i valori che hanno perseguito nella loro vita, valori e principi che ritroviamo nella nostra Carta costituzionale della quale abbiamo sottolineato, una volta di più, l'importanza e la necessità di conoscerla e farne guida dell'impegno quotidiano.

A tale compito, nel quadro di Cittadinanza e Costituzione, mira il progetto Giovani sentinelle e a ragazzi e ragazze abbiamo lanciato la sfida ad occuparsi di un tema particolarmente rilevante, di studiarlo e approfondirlo per poi discuterne con i propri amministratori. I tanti interventi sono testimonianza di interesse e vivacità e fanno ben sperare negli esiti del progetto per il quale ci siamo dati appuntamento per il prossimo mercoledì 9 marzo 2016, ospiti dell'amministrazione comunale.

Clicca qui e scarica la foto

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

Incontro a Poggibonsi (SI)

Incontro a Poggibonsi (SI)

Lunedì 30 novembre doppio appuntamento a Poggibonsi: alla scuola media Marmocchi e a quella di Staggia Senese, entrambe dell'Istituto comprensivo 1.

Una classe di prima media ci ha accolto con la propria insegnante nel plesso del capoluogo, pronta a raccogliere il testimone dei compagni e compagne più grandi passati agli istituti superiori. Con loro abbiamo ricordato l'esempio di Antonino Caponnetto che dopo essere stato un giudice che ha svolto inchieste sulla mafia ha proseguito il proprio impegno a favore della cultura della legalità. E di cosa è la mafia abbiamo parlato a lungo nell'incontro, prima di soffermarci sui compiti del cittadino attivo e responsabile: rispetto delle regole e degli altri, aver cura di uomini e donne e del mondo in cui viviamo sono le prerogative essenziali che ciascuno e ciascuna deve esercitare. In questo senso abbiamo lanciato la sfida a ragazze e ragazzi che abbiamo invitato a scegliere un tema di particolare interesse, proprio come avevano fatto i loro compagni che avevano posto la questione di uno spazio all'aperto all'interno della scuola, per poi discuterne con chi ha responsabilità di governo nel città di Poggibonsi.

A Staggia erano tre le classi ad attenderci: una prima, una seconda e una terza. Le insegnanti avevano già introdotto con studenti e studentesse il tema di cui si erano occupati i loro compagni lo scorso anno: il recupero di un edificio con degli spazi dove i giovani di Staggia potessero ritrovarsi. Il tema degli spazi è un argomento che viene discusso molto spesso fra i giovani perché, abbiamo osservato, il mondo degli adulti li ha relegati nelle case negando loro i luoghi della socialità. Abbiamo parlato di regole, della nostra Carta costituzionale, di diritti e doveri, di cittadini attenti al bene della propria comunità, in difesa del proprio territorio attraverso il proprio protagonismo per evitare ogni tentativo di infiltrazione dell'economia illegale e del malaffare mafioso.

Nello spirito del progetto ragazzi e ragazze di Staggia hanno deciso di riprendere, oltre al tema che sceglieranno per il loro progetto, le proposte dei propri compagni in quanto condividono quel tema e lo riproporranno ai propri amministratori per poterne discutere nuovamente e avere delle risposte. Ci auguriamo che all’incontro di marzo l’Amministrazione discuta e si confronti in modo chiaro e inequivoco per dare fiducia ai giovani ma anche per collaborare con la scuola alla loro formazione.

Le numerose domande ci fanno ben sperare in un buon esito del progetto e con questi presupposti ci siamo dati appuntamento per martedì 8 marzo, presso la sala comunale di Poggibonsi, con studenti e studentesse dei due plessi dell'Istituto comprensivo 1.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

domenica 29 novembre 2015

Incontro a Montemurlo (PO)

Incontro a Montemurlo (PO)

Solo un appuntamento venerdì 27 novembre. Ad attenderci nella sala Banti, ampia per ospitare le cinque classi, ragazze e ragazzi del comprensivo Salvemini La Pira, tutti veterani del progetto dell'anno passato ad eccezione della classe prima.

Con loro abbiamo approfondito la questione della mafia, le sue origini e come si è modificata nel corso del tempo. In particolare ci siamo soffermati sulle questioni del riciclaggio, della penetrazioni in regioni diverse dalla Sicilia, grazie anche alla scarsa attenzione e all'inesistente senso civico di tanti cittadini e cittadine che preferiscono spesso voltarsi dall'altra parte. Il compito nostro più urgente è quello di acquisire un nuovo costume morale e assumere il principio di responsabilità per contrastare, con le armi del civismo, la mafia.

In questo modo si diviene cittadini, che è poi l'obiettivo del progetto, e noi abbiamo lanciato nuovamente la sfida ai giovani di Montemurlo che hanno già avuto un'esperienza significativa l'anno passato e hanno amministratori attenti e disponibili con cui dialogare e confrontarsi. Lo scambio con studenti e studentesse è stato fitto e intenso e il tempo è scorso veloce, lasciando qualche domanda e curiosità inespressa cui daremo risposta alla prossima occasione.

Sergio Tamborrino

Responsabile Toscana Progetto Scuola

mercoledì 25 novembre 2015

Incontro a Monsummano ed Agliana in provincia di Pistoia

Incontro a Monsummano ed Agliana in provincia di Pistoia

Ancora un doppio appuntamento mercoledì 25 novembre.

All'Istituto Tecnico Commerciale Capitini di Agliana abbiamo ritrovato la classe che ha partecipato al progetto lo scorso anno e con ragazzi e ragazze abbiamo approfondito il tema delle trasformazioni della mafia oggi: il tentativo di mimetizzarsi e l'attenzione agli affari, la capacità di penetrare in nuovi territori e i rischi del riciclaggio. Da questo nuovo punto di vista assume grande rilievo la questione della responsabilità di ciascuno e ciascuna, sia che ricopra ruoli di governo della cosa pubblica, sia nel caso del semplice cittadino o cittadina. Abbiamo discusso con qualche vivacità e il tempo è scorso veloce lasciandoci con qualche curiosità inespressa.

Secondo appuntamento della giornata al comprensivo di Monsummano.  Ospiti della scuola Primaria Mechini Fucini, nell'aula multimediale, erano ad attenderci ben 4 classi: due seconde, una prima e la terza classe che ha partecipato al progetto lo scorso anno. L’Istituto è da sempre sensibile ai percorsi di legalità che la Fondazione propone oramai da sette anni, prima con il professor Marcello Michelotti che è venuto a mancare ma che ha realizzato con i suoi ragazzi il giardino della pace antistante la scuola, un bel lascito per tutti coloro che lo hanno conosciuto; poi con i suoi colleghi che hanno saputo guidare i giovani ad essere buoni cittadini responsabili, essere sentinelle attente in difesa del proprio territorio. In questi anni partendo proprio dal giardino della pace si sono occupati del degrado dei parchi pubblici, poi dell’ambiente e sono sempre loro che hanno denunciato il rischio di sversare rifiuti nel parco naturale del Padule. Abbiamo ricordato i valori di Caponnetto: difesa della nostra Carta costituzionale e i suoi articoli: contro la guerra, in difesa del lavoro, dei diritti di ogni cittadino, diritti spesso disattesi. E ancora: le infiltrazioni mafiose e l'enorme giro di affari che inquina l’economia sana anche della nostra regione. Ragazzi e ragazze attenti, curiosi hanno continuato a fare domande fino alla fine e, ancora una volta, siamo convinti, come è accaduto in altre scuole, i buoni insegnanti sapranno guidare le sentinelle sul sentiero della legalità, del rispetto delle regole, ma anche ad essere difensori dei loro territori e coscienti dei loro diritti.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

21° Vertice Nazionale Antimafia a Bagno a Ripoli - 27 novembre ore 16

COMUNICATO STAMPA

"La mafia c'è ed è un fenomeno globale". 21° Vertice Nazionale Antimafia a Bagno a Ripoli. Appuntamento il 27 novembre all'Antico Spedale del Bigallo. Segui su Twitter #nomafia2015

Firenze, 25 novembre 2015.- Il 21° Vertice Nazionale Antimafia si svolgerà a Bagno a Ripoli venerdì 27 novembre 2015 alle 16, nella splendida cornice dell'Antico Spedale del Bigallo.
La manifestazione, intitolata "La mafia c'è ed è un fenomeno globale", è organizzata dalla Fondazione Antonino Caponnetto e dal Comune di Bagno a Ripoli, sotto l'Alto Patronato del Presidente Repubblica e grazie al supporto della Regione Toscana.
Dopo l'intervento di apertura dei lavori del Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e la relazione del Presidente del Senato Pietro Grasso, interverranno il Presidente di Riferimenti Adriana Musella, il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, il Senatore Mario Giarrusso, la Senatrice Rosa Maria Di Giorgi, il SenatoreBeppe Lumia, il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, il giornalista free lance Claudio Gherardini, il Responsabile Nazionale Scuola Fondazione Caponnetto Domenico Bilotta, il Referente Lazio Fondazione Caponnetto Raffaele Vallefuoco,Susanna Agostini (Fondazione Caponnetto), il Magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Catello Maresca,Giorgio Giombetti (Fondazione Caponnetto), il Giornalista de Laspia.it Paolo Borrometi, il Referente Liguria Fondazione Caponnetto Giovanni Sabatino,Geremia Mancini (Associazione Ambasciatori della Fame), l'imprenditore Gianluca Calì, il Referente Trapani Fondazione Caponnetto Pasquale Calamia, il Presidente Consiglio Regione Umbria Donatella Porzi, il Responsabile Antiusura Fondazione CaponnettoLoredana Ferrara, il Presidente Fondazione MediterraneoMichele Capasso, il Responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia della Lav (Lega Antivivisezione) Ciro Troiano.
       
All'interno del Vertice:
- Claudio Loiodice, esperto di business intelligence, Martin De Sa' Pinto, Giornalista Reuters          esperto di business intelligence, Guido Palazzo, professore Università di Losanna, e Claudio Foglini, docente esperto di criminalità economica, affronteranno il tema 'Affari, etica e criminalità';
- saranno consegnati il Premio Scomodo 2015 e il PremioSbirro 2015.
- Presiede: Salvatore Calleri(Presidente Fondazione Antonino Caponnetto). Conduce:Raffaele Palumbo (giornalista radiotelevisivo).

“La Fondazione Antonino Caponnetto, insieme al Comune di Bagno a Ripoli e grazie al contributo della Regione Toscana, organizza quest'anno il 21° Vertice Nazionale Antimafia – ha dichiarato Salvatore Calleri,Presidente della Fondazione Caponnetto -. Il titolo è importante: 'La mafia c'è ed è un fenomeno globale'. È questo un momento difficile per il nostro Paese. Noi uniamo le forze, a partire dal Presidente del Senato Pietro Grasso, tante persone che combattono quotidianamente contro le organizzazioni mafiose in modo pratico e concreto. La mafia sta cambiando strategia e prova a tornare ad essere popolare e sta cercando di parificare il movimento antimafia a se stessa, con tutte le polemiche inutili che ci sono state negli ultimi due anni. Basta vedere come sembri che ci sia di nuovo una sorta di protezione della mafia dal fenomeno terrorista dell'Isis. È una bugia colossale: le mafie fanno sempre affari con i terroristi internazionali, è storicamente provato. Quindi evitiamo di convivere con la mafia: la mafia non ci protegge, ci uccide”.

“Siamo orgogliosi di ospitare il 21° Vertice Nazionale Antimafia, iniziativa dedicata ad Antonino Caponnetto, magistrato e uomo simbolo della lotta alle mafie, ispiratore ed amico di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ai quali è intitolata la nostra Sala Consiliare – hanno aggiuntoFrancesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli, e l'Assessore alla Legalità e ai Diritti Francesca Cellini -. La Fondazione Caponnetto lavora efficacemente da molti anni nella diffusione della cultura della legalità, nella denuncia delle infiltrazioni mafiose e nel nutrire la società di anticorpi contro le attività mafiose, valori essenziali del vivere civile e democratico nei quali anche il Comune di Bagno a Ripoli crede e si impegna profondamente, con una particolare attenzione ai giovani e alle scuole. La visione del problema mafia a 360° che ha la Fondazione Caponnetto, e la sua conseguente azione di alto livello ed intensità, come pure il suo costante e fermo richiamo alla consapevolezza delle autentiche dimensioni del fenomeno e, proprio per questa coscienza, a non credere mai di esserne liberi, sono le modalità imprescindibili con le quali porsi e concentrarsi nella lotta alle mafie. Il vertice di venerdì 27 al Bigallo sarà ancora una volta un'opportunità fondamentale per acquisire informazioni e strumenti utili a migliorare il nostro già intenso e proficuo lavoro sulla sicurezza del territorio e sull'educazione, per una diffusione sempre maggiore della cultura della legalità. Doveroso ringraziare Antonino Caponnetto, uomo e giudice esemplare per tutte le generazioni, la Fondazione che porta il suo nome e i personaggi ed esperti che ascolteremo al Vertice”.

Segui su Twitter #nomafia2015.
Info:http://www.comune.bagno-a-ripoli.fi.it ehttp://www.antoninocaponnetto.it.
Informazioni anche: Call Center Linea Comune, tel. 055.055, lunedì-sabato, ore 8-20.

Incontro ad Aulla (MS) e a Volterra (PI)


Incontro ad Aulla (MS) e a Volterra (PI)

Martedì 24 novembre appuntamenti con le giovani sentinelle a Volterra e ad Aulla. Rattrista ritornare in Lunigiana ancora una volta nei container: insegnanti, custodi, personale amministrativo, ragazze e ragazzi con grande dignità hanno un contegno per rendere vivibile e gradevole gli spazi che ospitano la loro scuola, abbiamo visto la mensa già apparecchiata, dove fanno capolino dei fiori; all'interno, sia alle scuole primarie sia alle secondarie, classi pulire e silenziose che meritano grande rispetto.
Ad attenderci 2 nuove classi con le proprie insegnanti, Bettini e Gigliotti, che hanno ascoltato in silenzio le nostre parole su Antonino Caponnetto e sugli obiettivi del progetto. Abbiamo lanciato nuovamente la sfida ad occuparsi di un tema per loro rilevante ed essere cittadini attivi e responsabili e le tante domande e richieste di chiarimento sono un buon segnale del lavoro che verrà.

Con loro ci siamo intrattenuti per discutere del progetto dei loro compagni e compagne più grandi che merita di essere sostenuto e rilanciato e, per questa ragione, i giovani delle due classi hanno invitato da subito la ministra dell'Istruzione a visitare la loro scuola e a discutere con tutti gli studenti e le studentesse.
Abbiamo incontrato anche alcuni genitori che ci hanno informato sui lavori della nuova scuola: quella dell'infanzia e primaria dovrebbero essere pronte per il prossimo anno scolastico, mentre la secondaria ha tempi più lunghi. ma che spesso i lavori si fermano  si parla di uno scolo d'acqua e di allagamento intanto primeggia un cartello come se appartenesse ai vari cartelli di lavori in corso ma è preoccupante leggerlo! Sembra che appartenga a un vignetta di cruciverba: trovate l'errore!
Le foto dell'esterno e non dei ragazzi sono una scelta consapevole per mettere, una volta di più l'accento sulla grave situazione in cui vivono questi giovanissimi.
Con tutti e tutte abbiamo fissato il prossimo appuntamento per venerdì 4 marzo.

A Volterra, nell'Aula magna abbiamo incontrato studenti del Liceo artistico e quelli del Classico.

Attenti e silenziosi, quasi “avidi di conoscere le vicende della mafia e di come sia importante l'attività del riciclaggio, dei rischi di infiltrazione in territori liberi dalle organizzazioni criminali e delle condizioni per inserirsi nei tessuti economici e sociali legali, hanno posto questioni di grande interesse e piccole curiosità che hanno arricchito e vivacizzato la mattinata.

Anche a loro abbiamo lanciato la sfida, memori del grande impegno dei loro compagni e compagne più grandi in questi anni.

Fra qualche giorno comunicheremo la data del secondo appuntamento di marzo.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

martedì 24 novembre 2015

Incontro a Camaiore (LU)

Incontro a Camaiore (LU)

Lunedì 23 novembre doppio appuntamento a Camaiore con due Istituti comprensivi. Gli incontri giungono dopo l'approvazione da parte della Giunta comunale della mozione che abbiamo presentato alla Conferenza finale di ottobre. Quella di Camaiore è la terza ad esprimersi sulla mozione ed il segnale degli amministratori cittadini è un ottimo segnale per ragazzi e ragazze che avranno interlocutori attenti e disponibili al confronto e alla discussione.

Ci auguriamo che altre seguiranno e che, sia pure lentamente, questa partecipazione divenga sempre più convinta e numerosa.

Al comprensivo 3 una classe di seconda, incuriosita e vivace, ha seguito il nostro ragionamento su Antonino Caponnetto e sulla mafia per poi interloquire con noi sulle questioni del riciclaggio e dell'impegno richiesto a ciascuno e ciascuna di opporsi alla cultura mafiosa e di sostegno a quella della legalità.

I loro compagni e compagne dello scorso anno avevano posto il problema della pericolosità della via Sarzanese e avevano trovato nel governo cittadino orecchie attente, così a loro abbiamo lanciato la sfida ad essere sentinelle individuando un altro tema di particolare interesse, di studiarlo e approfondirlo per poi discuterne con gli amministratori locali.

Al comprensivo 1 l'altro appuntamento è stato vivacizzato da ben 4 classi di ragazzi e ragazze. Ad accoglierci, nell'anfiteatro della scuola, la Dirigente scolastica e le insegnanti che hanno voluto fortemente la partecipazione al progetto. Con anche Renato Scalia della Fondazione ed esperto del fenomeno mafioso e di infiltrazioni  della malavita organizzata in Toscana.  Dopo aver illustrato il progetto e introdotto il tema del protagonismo dei giovani all'interno della comunità in cui vivono abbiamo parlato di regole e di responsabilità di ogni cittadino contro il rischio di infiltrazioni mafiose nell'economia sana, della responsabilità di chi sceglie di fare affari con essa. Renato  Scalia si è soffermato sulla presenza di alcune famiglie mafiose in Versilia dove operano da anni e il suo racconto ha suscitato molte domande.
L'attenzione dimostrata dai ragazzi fa ben sperare sugli esiti del lavoro e, per la vivacità dell'incontro, il tempo è passato veloce.

Con ragazzi e ragazze dei due comprensivi ci siamo dati appuntamento per lunedì 29 febbraio presso la Sala comunale di Camaiore.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

domenica 22 novembre 2015

Incontro a Castelfiorentino (FI) e Cascina (PI)

Incontro a Castelfiorentino (FI) e Cascina (PI)

Ancora due appuntamenti giornalieri con le Giovani sentinelle. Venerdì 20 novembre ci siamo ritrovati nell'auditorium dell’ISIS Enriques di Castelfiorentino dove il progetto è cresciuto passando da una classe a ben quattro nuove classi (una seconda e tre terze) dell'istituto che lavoreranno al progetto 2015-2016 con i veterani dello scorso anno. Con loro le insegnanti Patrizia Salerno e Luisella Giacomini.

Dopo aver illustrato il progetto ci siamo soffermati sui temi dei diritti e dei doveri dei cittadini, delle regole e del ruolo delle Istituzioni, del protagonismo giovanile per una società civile, attenta e consapevole. Hanno poi preso la parola i veterani che hanno raccontato la propria esperienza: avevano individuato uno spazio nell'Ostello della Gioventù, costruito nel 2000 con le risorse economiche del Giubileo e dopo altri lavori con finanziamenti pubblici oggi è in stato di abbandono, proponendo un suo riutilizzo. Nell'incontro con gli amministratori dello scorso mese di marzo era emersa la disponibilità dell’amministrazione alla realizzazione di uno spazio comune ed un pub all’interno dell’ostello. Per questo aveva approntato un bando per una gara d'appalto per la gestione dello spazio il cui vincitore non ha poi dato seguito alla sua offerta. Ai ragazzi sembrava più interessante la seconda offerta, maggiore di pochi euro rispetto alla vincitrice, e la vicenda fa riflettere, i giovani e noi, se vale per gli appalti, il massimo ribasso, o in questo caso i pochi euro in più possano pregiudicare su servizi e qualità. Inoltre, lamentano ragazzi e ragazze l'immobilismo e il silenzio degli amministratori perché se è venuto meno il vincitore  vi è una seconda offerta. Da questa esperienza ragazzi e ragazze sono usciti delusi ed il rischio è di mettere in crisi lo spirito dello stesso progetto, il ruolo della scuola nel formare giovani responsabili e impegnati.

Agli amministratori chiediamo senso di responsabilità e comportamenti coerenti nei confronti dei propri cittadini altrimenti perdono ogni fiducia nelle istituzioni. La Fondazione ha più volte richiamato chi ha il governo della cosa pubblicale a dare il buon esempio, ad essere da guida non solo per gli adulti ma ancor di più con i giovani. Ricordiamo che durante la Conferenza finale abbiamo lanciato la proposta di sottoscrivere la mozione di sostegno al percorso delle Giovani sentinelle, ma solo 2 comuni su 53 l'hanno fino ad oggi sottoscritta. Il nostro augurio è che in occasione del secondo appuntamento amministratori e amministratrici siano partecipi e attenti alle sollecitazioni dei giovani per il bene di quei valori di convivenza civile e di buona politica, come abbiamo sottolineato nel Protocollo d’intesa firmato con l’Anci..

A Cascina, ospiti dell'Istituto Pesenti siamo stati accolti dai veterani della seconda  e da una nuova classe prima per il secondo incontro della giornata. Lo scorso anno ragazzi e ragazze sono stati protagonisti di un'esperienza interessante studiando e approfondendo la questione dei beni confiscati e facendo la gita d'istruzione a Corleone, ospiti di Casa Caponnetto, dove hanno potuto osservare l'esperienza della cooperativa Lavoro e non solo.

Con loro abbiamo ripreso i temi del contrasto alla mafia, alla cultura mafiosa, ai tentativi di infiltrazione, sottolineando il valore dell'impegno personale, del non girarsi dall'altra arte, del rifiutare ogni compromesso. La discussione è stata vivace e interessante e la curiosità di studenti e studentesse ha contribuito a tenere sempre desta l'attenzione.

Possiamo essere ben fiduciosi che sapranno lavorare con impegno e fantasia.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 19 novembre 2015

Incontro a Lastra a Signa (FI)

Incontro a Lastra a Signa (FI)

Giovedì 19 novembre appuntamento con le Giovani sentinelle di Lastra a Signa. All'Istituto comprensivo una classe prima e due seconde ci hanno accolto con grande interesse e curiosità, pronti ad ascoltare e a fare domande. I loro compagni più grandi hanno lavorato molto l'anno passato, e con grande passione, e la loro proposta di recuperare all'uso dei locali della propria scuola per renderli agibili e fruibili per delle attività ha avuto grandi consensi e suscitato entusiasmo. Fra poco inizieranno i lavori di ripulitura e imbiancatura ad opera di giovani e adulti e presto quelle stanze ospiteranno dei laboratori e altri spazi per i giovani.

A ragazzi e ragazze abbiamo ricordato quanto sia importante agire da cittadini e cittadine responsabili per affermare il valore delle regole e un costume di rispetto per le norme quale strumento del contrasto all'espansione e alla cultura mafiosa. Molte le domande e le richieste di chiarimenti che ci hanno lasciato senza fiato e, in chiusura, la sottolineatura che la mafia uccide anche bambini e bambine ha concluso una bella mattinata.

Clicca e scarica qui le foto

Sergio Tamborrino

Responsabile Toscana Progetto Scuola

Incontro a Grosseto e Calenzano (FI)


Incontro a Grosseto e Calenzano (FI)

Nuovo doppio appuntamento con le Giovani sentinelle mercoledì 18 novembre.

A Calenzano, all'Istituto comprensivo, le bravissime insegnanti hanno proposto un interessante modello di continuità didattica: ragazzi e ragazze dello scorso anno, ormai in prima media, lavoreranno con i propri compagni e compagne più piccoli di quarta e quinta della primaria. Con loro ci siamo ritrovati per proseguire il ragionamento su Antonino Caponnetto e il contrasto alla mafia, che realizza profitti incredibili con le proprie attività illegali. Tali profitti sono riciclati e reinvestiti nell'economia legale, favorendo così l'ulteriore arricchimento delle organizzazioni criminali e mettendo a repentaglio i nostri stessi principi di uguaglianza e libertà.

Abbiamo così lanciato la sfida delle giovani sentinelle ad essere cittadine e cittadini attenti e responsabili per opporsi insieme ai tentacoli mafiosi.

L'altro appuntamento a Grosseto, nella bella Aula magna dell'Istituto Bianciardi di Grosseto dove erano ad attenderci ben 4 classi con le loro insegnanti: Laura Ciampini, Maria Vittoria Filippini, Sandra Roghi e Patrizia Vincenzoni.

Con ragazzi e ragazze anche la redazione di  Tv9, emittente sempre puntuale ad informare, che ha intervistato i giovani e li segue in questo loro percorso di educazione alla cittadinanza consapevole.
In apertura abbiamo illustrato il progetto e poi lasciato la parola ai veterani che hanno offerto testimonianze e riflessioni sulla propria esperienza e sulle tematiche affrontate in questi sei anni passati: dall'integrazione al gioco d'azzardo, al rispetto delle regole nel gioco e nella vita. Domande e richieste di chiarimenti e approfondimenti da parte dei nuovi fanno ben sperare sull'impegno e sugli esiti del lavoro.

All'impegno e agli esiti contribuiscono significativamente le insegnanti e Laura Ciampini che, con tenacia e passione, seguono e sono guida per ragazzi e ragazze, offrendo esempio di quanto sosteneva Antonino Caponnetto di loro quali nuovi partigiani dei valori.

Studenti e studentesse del Bianciardi hanno affrontato e approfondito temi di grande rilievo, sono stati interlocutori interessati e vivaci delle istituzioni locali e hanno avuto amministratori aperti e disponibili al confronto e alla discussione e, con essi, hanno promosso il dibattito e la ricerca delle soluzioni. Da questa esperienza che – siamo certi – continuerà anche quest'anno e in quelli a venire ha trovato conferma e vigore Cittadinanza e Costituzione, disciplina curriculare da sostenere e incoraggiare e non da soffocare o peggio ancora una semplice attività, perché  sondare e promuovere il protagonismo in relazione ai valori della nostra Carta e alla cittadinanza costituisce uno dei compiti importanti della nostra scuola. 

Alleghiamo nuova interpellanza al Ministro dell'Economia da parte del senatore Lumia, presente alla nostra Conferenza finale, in merito alle Baby slot delle quali si chiede la revoca

 http://stopmafia.blogspot.it/20\5/11/interrogazione-sen-lumia-governo.html

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola


martedì 17 novembre 2015

Doppio incontro a Bagno a Ripoli e Fiesole

Doppio incontro a Bagno a Ripoli e Fiesole

Anche quest'anno l'alto numero di iscrizioni ha richiesto un doppio appuntamento giornaliero, per questa ragione, lunedì 16 novembre, incontro con le Giovani sentinelle di Bagno a Ripoli e Fiesole.

All'Istituto comprensivo Balducci di Fiesole ad attenderci le classi seconde che avevano già seguito il percorso di educazione alla legalità. Appassionati, motivati e contenti i giovani hanno ricevuto risposte incoraggianti dall'amministrazione comunale alla questione della sicurezza stradale che avevano posto l'anno passato ed erano pronti a ripartire volgendo la propria attenzione ad un altro tema di loro interesse. Altrettanto non possono dire i ragazzi di Bagno a Ripoli che attendono oramai da oltre 3 anni una risposta dalla propria amministrazione in merito al loro progetto Non camminare sulle spalle degli altri, che prevedeva la realizzazione di una campagna pubblicitaria mirata sui mezzi dell'Ataf per invitare i cittadini a pagare il biglietto dell’autobus. Ci auguriamo che presto anche loro possano avere risposte certe e non rimanere delusi. Quest’anno ai veterani e veterane del Gobetti-Volta si sono aggiunte altre due classi interessate ad ascoltare e discutere di mafia e di riciclaggio del denaro sporco, di beni confiscati e dell'impegno di ciascuno e ciascuna.

In tutti e due i casi il tempo è volato in fretta e molte domande sono rimaste inespresse. Le riprenderemo alla prossima occasione.

All'entusiasmo di ragazzi e ragazze, all'interesse crescente per l'educazione alla cittadinanza non hanno risposto amministratori e amministratrici sottoscrivendo la mozione che abbiamo presentato nel corso della Conferenza finale. Continueremo a sollecitare sindaci e giunte a dare un segnale di attenzione nei confronti dei propri giovani cittadini.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 13 novembre 2015

Incontro con l’Istituto comprensivo Piero della Francesca di Firenze

Incontro con l’Istituto comprensivo Piero della Francesca di Firenze

Venerdì 13 novembre secondo appuntamento delle Giovani sentinelle fiorentine. All'Istituto comprensivo Piero della Francesca erano ad attenderci una classe Prima con i propri insegnanti Barbagallo e Pro.

Ragazzi e ragazze attenti e curiosi hanno seguito con passione il racconto della vicenda di Antonino Caponnetto del suo pool e del progetto che promuove il loro protagonismo e la cittadinanza attiva.

Le numerose idee e proposte dei giovani che hanno partecipato al progetto negli anni scorsi ha appassionato studenti e studentesse e, trascorse le due ore previste, molti di loro erano ancora desiderosi  di porre delle domande e di sollecitare spiegazioni e chiarimenti, bella testimonianza del loro interesse ai temi dell'educazione alla legalità.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 12 novembre 2015

Incontro con il Rodolico di Firenze

Incontro con il Rodolico di Firenze

Giovedì 12 novembre secondo appuntamento delle Giovani sentinelle a Firenze. Ad accoglierci quattro classi del Liceo scientifico Rodolico, alcune veterane altre nuove.

Anche con loro abbiamo dato spazio alla articolazione del progetto e ai temi al centro dell'attenzione di ragazzi e ragazze in questi anni, mentre vedranno il video su Antonino Caponnetto in classe.

Studenti e studentesse hanno sollecitato riflessioni e risposte e la loro curiosità lascia ben sperare per il loro progetto. La fondazione ha voluto rimarcare quanto sia importante il confronto con chi governa la cosa pubblica, fra gli studenti quale metodo di lavoro per irrobustire una coscienza civica e un abito democratico. Per questo lavoro è essenziale la scuola, luogo dove apprendere a decifrare i linguaggi, e la guida degli insegnanti, partigiani dei valori, come ripeteva Antonino Caponnetto.


Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

Primo incontro progetto Giovani sentinelle 2015-2016 ad Arezzo

Primo incontro progetto Giovani sentinelle 2015-2016 ad Arezzo

Dopo aver incontrato, Vittorio Bugli, assessore regionale al Bilancio, per illustrargli la settima edizione del progetto Giovani sentinelle, rinnovare la richiesta di sostenerlo finanziariamente e prospettare un più stretta collaborazione per la diffusione della cultura della legalità, fiduciosi nelle sue decisioni in merito all'erogazione delle risorse, abbiamo dato responsabilmente il via al nuovo progetto 2015-2016.

Martedì 11 novembre abbiamo esordito al Liceo artistico Piero della Francesca di Arezzo, istituto con il quale vi è lunga consuetudine di intenti e un solido rapporto di collaborazione con gli insegnanti Daria Meazzini e Agostino Fabbri. La loro scelta di proporre in classe alcuni video del giudice Caponnetto, con l'intento di giungere a questo primo appuntamento preparati ad un confronto più diretto e intenso, ha consentito una presentazione più articolata del progetto e un'illustrazione più approfondita delle proposte che studenti e studentesse più grandi hanno elaborato nel corso di questi anni. Le due classi seconde impegnate nel percorso di educazione alla cittadinanza hanno seguito con attenzione e in silenzio che fanno ben sperare negli esiti del loro lavoro.

Noi ci auguriamo che questa pratica si diffonda in modo da dedicare più tempo per parlare di cittadinanza attiva e della mafia oggi.

Con loro ci siamo dati appuntamento per il prossimo 25 febbraio 2016 quando saremo ospiti dell'amministrazione comunale di Arezzo.

Clicca e scarica qui le foto

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 29 ottobre 2015

Firenze - Teatro Verdi - Conferenza Finale



Firenze  - Teatro Verdi - Conferenza Finale

Per la Conferenza finale 2014-2015 una folta rappresentanza delle Giovani sentinelle della Toscana e del Veneto si è ritrovata nel teatro Verdi di Firenze, spazio ampio e bellissimo per discutere e confrontarsi sui temi che hanno approfondito e su cui hanno sollecitato risposte e contributi da parte di chi ha responsabilità di governare la cosa pubblica e di legiferare.

In apertura il dottor Gianassi ha portato il saluto del Comune di Firenze, apprezzando l'impegno costante dei giovani a favore della legalità, impegno da valorizzare e sostenere perché essenziale alla formazione dei cittadini.

Ilaria Bugetti, consigliera regionale e membro della commissione Istruzione, ha sottolineato l'impegno della Regione Toscana per sostenere le tante esperienze di educazione alla legalità e di promozione della cultura delle regole, e ha ricordato la fatica quotidiana della scuola e delle e degli insegnanti che aiutano quotidianamente ragazzi e ragazze a decifrare segni e linguaggi nel loro cammino quotidiano di cittadini responsabili.

I lavori della Conferenza si sono aperti con la proiezione del video di studenti e genitori dell'Istituto comprensivo di Aulla. Come avevamo ripetuto più volte la loro richiesta necessitava e necessita di risposte urgenti  perché sono tanti i giovanissimi di quel comune che hanno compiuto e compiono un intero ciclo di studi all'interno di container. Insieme a loro sono state numerose le scuole che hanno posto in primo piano il tema degli edifici scolastici e degli spazi a scuola, in tanti modi e con linguaggi differenti, chiedendo che vi siano risposte chiare e non vaghe, urgenti e non ulteriormente rinviabili.

In maniera analoga si sono alternati gli altri gruppi di scuole su temi comuni: l'immigrazione e l'integrazione, la mafia e il gioco d'azzardo, gli spazi in città e l'ambiente urbano, la questione dei beni confiscati. Su quest'ultimo tema vi è stato un interesse crescente da parte di ragazzi e ragazze nel corso dell'anno scolastico passato perché gli immobili confiscati alle organizzazioni criminali sono il segno tangibile dell'arricchimento illegale e delle risorse sottratte alla collettività. A tale interesse ha pure contribuito la partecipazione al progetto delle due scuole di Corleone che hanno approfondito e fatto conoscere le vicende di due immobili, uno che ospita la caserma della Guardia di Finanza e l'altro sede di Casa Caponnetto, sottratti alla mafia corleonese.

La fondazione Caponnetto ha coerentemente riproposto la questione di due beni confiscati in città, in via Giotto e in piazza della Signoria, sollecitando nuovamente un incontro con il sindaco, Dario Nardella, per discutere pubblicamente sul tema dei beni e sull'uso di quelli fiorentini.

In sala erano presenti venti amministratori locali, invitati a sostenere i propri giovani cittadini in questo percorso di educazione alla legalità e sollecitati dalla fondazione a sottoscrivere la mozione inviata loro prima della Conferenza. Abbiamo apprezzato con molto piacere gli atti delle Giunte comunali di Cascina e Camaiore che si sono espresse a favore della stessa mozione, coerenti con l'impegno profuso nel corso dell'anno, ma siamo rimasti sorpresi ancora una volta dalle tante assenze, come abbiamo verificato anche nel corso dell'anno in tanti appuntamenti e della mancata sottoscrizione della mozione. Non hanno avuto risposta i nostri appelli ad amministratori e amministratrici di essere interlocutori credibili di studenti e studentesse, capaci di ascolto e dialogo, sembra esserci in tanti comportamenti una indisponibilità al confronto e alla discussione, che disconosce ogni impegno morale ad avvicinare i giovani alla politica e alle istituzioni.

Per vincere queste resistenze avevamo sottoscritto con l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia un protocollo d'intesa che valorizzasse insieme il percorso di educazione alla cittadinanza e il contributo attivo di chi ha il governo della cosa pubblica nelle città. A confortarci in questa nostra convinzione è intervenuta Cristina Giachi, vicesindaca di Firenze e presidente della commissione Istruzione dell'Anci, che ha ringraziato ragazze e ragazzi per l'impegno e li ha invitati ad essere consapevoli di cosa sono le istituzioni nel loro lavoro di approfondimento. Ha ricordato che la parola legalità rinvia alla osservanza delle regole, ma la regola rende possibile il legame fra gli uomini e le donne. Condividendo questa convinzione, la Fondazione auspica a breve un confronto con l’ANCI per individuare le strategie più efficaci ad una partecipazione più diffusa.

Tutte le proposte dei giovani sono state l'oggetto dell'attenzione di parlamentari invitati a discuterne. Ha esordito Filippo Fossati, deputato e membro della Commissione Affari sociali della Camera, ringraziando la Fondazione e i giovani per l'enorme impegno posto nel definire le proposte e ricordando l'esperienza di lavoro volontario sulle terre confiscate alla mafia da parte di tanti ragazzi e ragazze. Ha poi sottolineato il valore della democrazia e della partecipazione, come emerge dall'esperienza del progetto e, quanto alle numerose proposte, ha distinto i compiti del governo che deve dare esecuzione alle decisioni, mentre il parlamento legifera. Ha auspicato un rapporto più stretto con il mondo variegato della società civile di cui i giovani sono parte e ha confermato l'impegno che, nel dibattito parlamentare sulla Legge di Stabilità, si giunga alla riduzione delle slot machine e all'abbassamento del tetto dell'uso del contante.

Giuseppe Lumia, senatore e membro della Commissione parlamentare antimafia, ha apprezzato molto lo stile delle Giovani sentinelle: progettano, fanno e verificano i risultati. Ha voluto porre tutta la propria attenzione sulle divinità del denaro e del potere,  che hanno alimentato e alimentano le mafie. Contro di esse è necessario recidere ogni forma di condivisione delle due divinità con l'impegno quotidiano e con l'adesione a valori differenti. Ha concluso con un appello alla coerenza sia dei comportamenti sia nel rispetto delle leggi.

Ultimo ad intervenire Mario Giarrusso, anch'egli senatore e membro della Commissione parlamentare antimafia, che ha elogiato il lavoro delle Giovani sentinelle e apprezzato quello della scuola, degli insegnanti che guidano ragazzi e ragazze a fare domande, domande scomode.

Ha condiviso l'impegno contro il gioco d'azzardo e ha ricordato che i proventi di slot machine e videogiochi finiscono fuori dal nostro Paese, in luoghi oscuri dal punto di vista del fisco e dell'economia. L'enorme montagna di denaro, circa 100 miliardi di euro, sono un peso insopportabile per l’economia e le famiglie, ma dal punto di vista più generale sono una somma con cui si compra un intero Paese e non semplicemente si corrompe un politico o un tecnico.

Anche i beni confiscati costituiscono uno strumento potente per combattere le mafie, ma – ha denunciato – è in atto un tentativo di affidare il controllo di essi ad una Società per Azioni presieduta da un amico del senatore Marcello Dell'Utri.

Fra le novità di questa Conferenza, oltre alla presenza di parlamentari di differente orientamento, anche due “tecnici”: Paolo Borrometi, giovane giornalista siciliano minacciato dalla mafia per aver disvelato le ipocrisie di chi nega ancora ne nega l'esistenza, che ha ringraziato studenti e studentesse per il coraggio che hanno mostrato nelle loro proposte e per la perseveranza con cui  hanno sollecitato e sollecitano i pubblici poteri a discutere e a smettere con la retorica dei giovani futuro del Paese. Li ha invitati a raccontare e denunciare e ha concluso con un appello per il riutilizzo del bene confiscato di Piazza della Signoria la cui assegnazione a fini sociali sarebbe un bel segnale nella lotta alla mafia.

L'importanza di una informazione puntuale e libera è stata rimarcata con i riconoscimenti di tre emittenti locali toscane, Tele Elba, TeleGranducato e TV9,  attente nel corso di questi anni alle proposte delle Giovani sentinelle.

Un brevissimo estratto di Fantasmi a Roma, film di Antonio Pietrangeli del 1961, è stato proposto dal secondo “tecnico”, Giorgio Giombetti membro della Fondazione ed esperto di evasione fiscale, per introdurre il tema della corruzione e dell'evasione stessa, tante volte segnalato e sottolineato nel corso dei nostri appuntamenti anche in relazione alle risorse necessarie al Paese per emergere dalla situazione di difficoltà economica. E le immagini, come le parole, i ragionamenti sono le cose cui ha fatto appello Giorgio Giombetti per comprendere il fenomeno e ricercare delle soluzioni.

Le parole di Angelo Corbo, ispettore di Polizia sopravvissuto alla strage di Capaci, hanno chiuso questa parte della mattinata: restituire dignità al Paese e riconoscere il valore del rispetto quotidiano delle regole.

Una costante del nostro progetto è stata la ricerca di collaborazioni e di lavoro comune con altri soggetti nell'intento di diffondere la cultura della legalità. Gioia Nanni e Stefania Bortolotti, funzionarie della Polizia di Stato, hanno introdotto il progetto OSCAD, Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori. Le Giovani sentinelle e la Polizia di Stato hanno già collaborato nelle scuole del Veneto lo scorso anno e tale collaborazione prenderà corpo in Sicilia e in altre regioni.

Segui sempre le tre erre: rispetto per te stesso, rispetto per gli altri e la responsabilità dei tuoi atti - sostiene il Dalai Lama – e questa è la filosofia di OSCAD, ufficio interforze di Polizia di Stato e Carabinieri, che ha come obiettivo sottolineare l'importanza di professionalità e delle esperienze per accrescere la sicurezza. Come i giovani hanno sottolineato i rischi del cyberbullismo, le due funzionarie hanno offerto la propria conoscenza di chi accoglie i racconti di chi ha subito violenze e discriminazioni, in particolare sui social network, e hanno concluso con l'invito ai e alle giovani ad essere sentinelle, sempre più responsabili e attenti nel denunciare ogni forma di discriminazione e abuso.

Come ogni anno la Conferenza è bifronte: chiude un'esperienza e ne apre una nuova. Molte scuole hanno rinnovato l'interesse per il percorso di educazione alla legalità e alla cittadinanza, altre se ne sono aggiunte, qualcuna non parteciperà. Alcuni e alcune insegnanti sono lasciati soli e impossibilitati di dare anima a Cittadinanza e Costituzione, mentre ci conforta il segnale autorevole di Giovanna Boda Direttore Generale per lo Studente del Miur che indica tutta l’attenzione e l’impegno a favore della cultura della legalità e della cittadinanza e ci incoraggia in questo lavoro comune. Era presente Antonella Mancaniello del Miur.

Puntualmente si ripropongono anche i problemi delle risorse necessarie. Noi crediamo che l'ampia partecipazione, il valore educativo del percorso, la varietà e l'originalità delle proposte, le sollecitazioni che giungono da questa parte della società civile, il protagonismo ritrovato, siano tutti argomenti da ponderare con attenzione e cura nel decidere, da parte della Regione Toscana, di rinnovare i finanziamenti richiesti, una decisione a breve per poter intraprendere il nuovo viaggio con la tranquillità necessaria e dovuto ad un compito che tutti riconosciamo essenziale per il nostro Paese.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

domenica 7 giugno 2015

Le sentinelle Lucchesi e Corleonesi chiudono il progetto con un bel segnale positivo!




Le sentinelle Lucchesi e Corleonesi chiudono il progetto con un bel segnale positivo!

Martedì 26 maggio le sentinelle lucchesi sono ospiti della propria Provincia nella bella Sala Ademollo del Palazzo Ducale di Lucca. Ad accoglierli la Vice presidente Maura Cavallaro che ha seguito con entusiasmo tutti i lavori e le proposte dei ragazzi.

Una prima nota concreta e un grande ringraziamento da parte nostra: la Provincia di Lucca in questi sei anni non solo è stata presente e puntuale agli appuntamenti, presente con il suo Presidente Stefano Baccelli e con altri amministratori, ma un particolare ringraziamento va all’assessore all’Istruzione Mario Regoli che in questi anni ha stimolato e coinvolto le scuole lucchesi a partecipare al progetto e da una classe presente il primo anno siamo passati a ben nove istituti di quest’anno. Ma il compito della Provincia non si è fermata solo nell’ascoltare e dialogare con i giovani, ha anche contribuito a trovare un finanziamento al progetto per il proprio territorio.

Ringraziamo anche la Dirigente scolastica Trasatti degli Istituti comprensivi  Camaiore3 e di Sant’Anna di Stazzema per aver voluto accompagnare e supportare il propri insegnanti nel difficile compito di formare i giovani alla Cittadinanza. Con lei anche l’assessore all’istruzione del Comune di Camaiore, Sandra Galeotti accompagnata dall’architetto dell’Ufficio tecnico del Comune, Maurizio Bruschi che ha dato chiarimenti in merito alla messa in sicurezza della via Stazzanese. Presente anche il Consigliere del Comune di Minucciano, Francesco Pierotti.

Una seconda nota concreta e positiva è la presenza del Sindaco di Piazza al Serchio, Paolo Fantoni assente al secondo incontro ma che ha accettato il nostro disappunto e si è impegnato per il prossimo anno di invitare le altre scuole del suo territorio a partecipare al progetto.



Venerdì  29 Maggio le Sentinelle di Corleone chiudono "in bellezza" il progetto fra grandi emozioni, entusiasmo e una grande voglia di ricominciare il prossimo anno  più motivati di prima e con loro tutti noi!

Nella bella sala Alessi di Palazzo d'Orleans di Palermo le giovani sentinelle di Corleone sono state accolte dal Presidente della Fondazione, Salvatore Calleri, incaricato dal Presidente della Regione Sicilia, Saro Crocetta, a rappresentarlo nella duplice veste di esperto di lotta alla mafia e consulente sui beni confiscati. Con lui lo staff del Cerimoniale e il dottor Giuseppe Abbate che ha illustrato ai ragazzi, durante la cerimonia finale, lo statuto autonomo della Regione. Per il Comune di Corleone la sindaca, Leoluchina Savona.

Dopo alti e bassi, corse agli ostacolo e grandi traguardi  non potevamo sperare di meglio per chiudere il progetto 2014-2015 a Palermo dove è vivo il cambiamento da terra di mafia a terra di antimafia e a segnare la via sono i ragazzi di Corleone. Nel loro percorso le Istituzioni, al contrario di altre occasioni, hanno fatto la differenza: a dicembre 2014 ospiti insieme ai ragazzi toscani e veneti del ministro Stefania Giannini e del Presidente del Senato Piero Grasso. A marzo ospiti in Consiglio comunale a Corleone dove, per la prima volta, hanno cantato una canzone contro la mafia scrivendo una pagina di storia, nonostante fossero stati snobbati dai media che sono sempre di più a caccia di gossip da bettole di quart'ordine. Infine chiudono il loro percorso ospiti della loro Regione e, lo stesso Presidente, lontano da Palermo, a sorpresa in collegamento telefonico, ha voluto salutare i suoi giovani cittadini con parole accorate.

Ancora una volta, ma per la prima volta nelle stanze della Regione Sicilia, le testimonianze dei lavori dei ragazzi  dell'Istituto comprensivo Vasi e dell'Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente di Corleone hanno avuto voce prima di interpretare le canzoni contro la mafia scritte dai ragazzi.

Questo è il miracolo italiano che ci piace, vedere volti gioiosi e fieri, tanti occhi umidi. Emozioni che ripagano di tanti momenti di sconforto, di comportamenti da studio di analisi!

Grazie ragazzi, grazie al vostro esempio il prossimo anno si ricomincia più forti e piu fieri con altre scuole, oltre a Corleone, Castelvetrano, Partinico, Brancaccio.

La Fondazione ha voluto ringraziare la Dirigente scolastica, Giuseppina Sorce, che ha saputo sostenere il corpo docente, e gli insegnanti: Lucia Briganti, Pasquale Ragusa, Saverio Saladino, Rosa Cascio, Cinzia Petralia, Liliana Cappello, Rosalia Romano, Maria Lucia Olivieri. Con loro vogliamo ringraziare tutti gli insegnanti del Progetto sentinelle, tutti partigiani di questi valori, per citare una frase di nonno Nino Caponnetto, a loro va un abbraccio grande come le idee e le proposte dei nostri ragazzi.

Un ringraziamento alla Fondazione Falcone e al Ministro Stefania Giannini, al Direttore Generale dello Studente, Giovanna Boda, e a tutto il suo staff che ha inserito la piazza di Corleone il 23 maggio per non lasciarli soli e facciamo nostra la frase di ringraziamento di Maria Falcone: siamo una grande famiglia che ogni anno cresce e di questo ne siamo fieri.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuo

giovedì 4 giugno 2015

Le sentinelle di Massa Carrara non incontrano ......

Le sentinelle di Massa Carrara non incontrano la propria Provincia né il Comune di Massa di Carrara, di Aulla e Fivizzano!

Giovedì 28 maggio appuntamento a Massa, non nella sala consiliare della Provincia come richiesto o in un'altra che potesse accogliere ragazze e ragazzi delle scuole del territorio. Contattati gli uffici dell'amministrazione provinciale, dopo averci comunicato che la sala del Consiglio non avrebbe potuto ospitare tutti i giovani, e che comunque non sarebbe stato presente il suo presidente, non hanno semplicemente dato risposta alcuna, a testimoniare il distacco dai cittadini!

Il dubbio sorge spontaneo: è il cittadino che si è allontanato dalla politica o è la politica che si è allontanata dal cittadino?

Per questa ragione abbiamo chiesto aiuto alla scuola e, più precisamente all'Ufficio scolastico provinciale che ha contattato l'Istituto Barsanti nel cui auditorium si è svolto l'incontro. Nel ringraziare la dottoressa Ciuffolini dell'Ufficio scolastico e il Dirigente scolastico dell'Istituto Barsanti, Giorgio Segnan, per l'ospitalità torniamo a ribadire come la scuola si confermi luogo di incontro e accoglienza, autentico presidio di democrazia.

Ad accogliere i giovani e i giovanissimi dei due istituti cittadini, Don Milani e Staffetti-Malaspina, e degli altri, il Dante Alighieri di Aulla e il Moratti di Fivizzano e Casola in Lunigiana, Riccardo Ballerini, sindaco, e Virginia Carli, consigliera di Casola in Lunigiana, i soli amministratori che hanno tenuto fede fino in fondo all'impegno assunto con ragazzi e ragazze. Assenti gli amministratori provinciali di Massa e quelli comunali della città, di Carrara, Aulla e Fivizzano. E assente pure l'Istituto comprensivo Menconi di Avenza, frazione di Carrara, impossibilitato a raggiungere il luogo dell'incontro con i mezzi pubblici.

E a Riccardo Ballerini è toccato il compito di salutare i giovani. Il sindaco ha ringraziato dell’invito dichiarandosi felice di essere con i giovani. Casola è un piccolo comune e la porta del sindaco è sempre aperta per tutti, ci sono a disposizione le caramelle per i bimbi della scuola vicina che lo vanno a trovare. Oggi tutti vantano diritti ma pochi si ricordano dei doveri, invece ci si deve ricordare di adempiere al proprio dovere ogni giorno nella quotidianità, è anche fondamentale che ci sia dialogo e confronto per risolvere i problemi e giungere ad una soluzione condivisa.

In apertura, la Fondazione ha raccontato l’approdo del progetto sentinelle a Corleone, paese natale di Riina e Provenzano. Alcuni anni fa un gruppo di giovani ha chiesto in affidamento delle terre sottratte con la confisca ai mafiosi e ha avviato la coltivazione, lavorando nel rispetto delle regole e permettendo così di poter vivere in modo dignitoso e libero. Da questa opportunità sono nati progetti di collaborazione con tanti giovani che lavorano volontariamente su quelle terre durante l'estate, non lasciando soli i soci della cooperativa e contribuendo a rafforzare una modalità di azione e cultura antimafia che ha favorito questa consapevolezza nuova nella scuola.

A Corleone sono stati ospiti i giovani dell'istituto Staffetti Malaspina, che sono stati in quella parte della Sicilia per il loro viaggio di istruzione, che hanno raccontato con le parole e le immagini questa loro bella esperienza, dopo aver ripercorso il lavoro fatto durante l'anno scolastico quando hanno deciso di approfondire la questione relativa ai beni confiscati con Maurizio Pascucci, hanno poi invitato il maresciallo dei Carabinieri nella loro scuola e, infine, hanno stretto amicizia con i loro compagni e compagne della scuola media di Corleone.

L’I.C. Don Milani di Bagaglione si è occupato della propria scuola che non ha una palestra. Hanno illustrato anche con le immagini come vorrebbero la palestra: costruirla nel giardino che è molto ampio, polifunzionale, che non consumi troppa energia, con i pannelli solari e, intorno, potrebbe esserci un orto con alberi da frutto da coltivare insieme ai contadini della zona. Dovrebbe essere un luogo dove si possono vedere film o leggere libri insieme. Scuola e palestra dovrebbero essere collegate con un corridoio coperto. Per scegliere il tema di cui occuparsi i ragazzi hanno fatto una votazione.

Poi hanno preso la parola quelli dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri di Aulla che hanno proposto le immagini della loro scuola, grazie al video realizzato dal genitore Luigi D’Amico, ospitata nei container https://www.youtube.com/watch?v=fDTb9c9Y4Lc . Ad Aulla l’alluvione ha portato via tutto perché si è costruito anche sull’argine del fiume, e da quattro anni la scuola è in emergenza. I ragazzi hanno fatto il progetto della scuola che vorrebbero e che contiene le varie classi, la mensa, l’aula di musica,  l’aula dei computer, la biblioteca, hanno aggiunto la palestra che ora non hanno perché sono costretti nei container, ed un giardino. Oltre al video hanno realizzato dei plastici della scuola immaginata.

L’Istituto comprensivo Moratti si è occupato di approfondire il tema del dissesto idrogeologico vista la presenza di numerose frane, scelta fatta con grande senso di maturità da parte di ragazzi e ragazze che avevano pensato in origine di occuparsi, anche loro, dell'edificio scolastico di Fivizzano, ma che hanno messo da parte perché a Casola l'edificio è nuovissimo e per lavorare insieme hanno deciso di cambiare il tema del progetto. Hanno fatto un’indagine sul territorio arricchendola con immagini e interviste. Dopo aver studiato le criticità, hanno poi  elaborato alcune proposte da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione, un piano di evacuazione in caso di emergenza, organizzare giornate di informazione sullo stato del territorio con esperti e tecnici per sensibilizzare la popolazione, investire sul recupero dei terreni incolti, agevolare iniziative per la ripopolazione del territorio.

Il sindaco di Casola in Lunigiana ha confermato di avere una bellissima scuola, tutta nuova, rifatta l’anno scorso, ma non hanno i bambini e le bambine. Per una certa burocrazia che si basa sulla logica dei numeri andranno sempre più diminuendo le ore di lezione, verso le pluriclassi e come amministratore è molto scontento dell’offerta formativa perché vorrebbe di più come amministrazione. Si è impegnato a trattenere le famiglie sul territorio comunale perché, come racconta il video, tutto quello che succede in collina e in montagna è frutto dell’abbandono di quelle terre. La colpa è della politica che non sa dare le risposte giuste, attende l’alluvione e poi spende più soldi che se si fosse fatta prevenzione. È molto autocritico e conclude sollecitando modi nuovi di governare il territorio.

Le sue parole sincere sono, pur nella gravità di tante situazioni, un segnale per chi vuole offrire un futuro differente al Paese, la sua capacità di ascolto, il ristabilire un clima di fiducia, l'accogliere i propri cittadini nelle sale istituzionali sono tutti elementi essenziali di questa impresa.

P.s. ci scusiamo dell’accaduto ma le foto dell’incontro di Prato e Massa sono andate perse in quanto si è rotta la scheda di memoria. Chiediamo a chi avesse fatto delle foto di farcele pervenire a: scuola@antoninocaponnetto.it

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

mercoledì 3 giugno 2015

Terzo appuntamento con le giovani sentinelle pratesi

Terzo appuntamento con le giovani sentinelle pratesi

Mercoledì 27 maggio alle ore 9.30 terzo appuntamento con le giovani sentinelle pratesi. Con non poca fatica e molta insistenza, grazie alla collaborazione del Comune di Prato che ha aperto le porte del Palazzetto dello sport Extraforum, giovani e giovanissimi degli Istituti comprensivi Mascagni della città, Salvemini La Pira di Montemurlo e Mazzei di Poggio a Caiano sono stati accolti dall'assessora comunale all'Istruzione di Prato, Mariagrazia Ciambellotti, dalla omologa di Poggio a Caiano, Fabiola Ganucci, e dal vicepresidente del Consiglio comunale di Montemurlo, Alberto Vignoli. Assente, come è accaduto in altre città, l'amministrazione provinciale nonostante le richieste di partecipare siano state reiterate.

Nel suo saluto Mariagrazia Ciambellotti ha ringraziato la Fondazione per il prezioso lavoro svolto in questo percorso di educazione alla cittadinanza tenendo fede così al lascito di Antonino Caponnetto, e ha lodato ragazzi e ragazze per la passione con cui hanno scelto un tema, lo hanno studiato e approfondito elaborando delle proposte per un discussione pubblica.

Introducendo i lavori, la Fondazione ha ricordato come la mafia prosperi anche in Toscana, terra dove è stato confiscato il bene immobile più grande fra quelli sottratti alle organizzazioni criminali nell'Italia centrale, e il problema del loro riuso a fini sociali è urgente, tanto è vero che la Fondazione aveva presentato un progetto da discutere insieme alla Regione Toscana e ad altre associazioni per il riutilizzo dando spazio a produzioni agricole, all'ospitalità gestita dai giovani, all'impiego di energie alternative. Sono trascorsi più di 10 anni, ma non vi è ancora nessuna proposta discussa e da condividere e lo scorso anno, in occasione della manifestazione per evitare che il bene fosse venduto la Fondazione non ha partecipato in segno di dissenso per l'assenza di progetti credibili.

Proprio per queste ragioni abbiamo deciso di rimettere al centro la questione dei beni confiscati, come è accaduto in alcune scuole quest'anno, e dal prossimo lanciare la proposta di visitarli insieme con i ragazzi e le ragazze e chiedere loro di elaborare delle proposte per un dibattito pubblico con le amministrazioni locali, chiedendo loro un impegno ad indicare quali usi privilegiare per questi beni.

Ad esordire sono stati i giovanissimi delle due scuole primarie del comprensivo di Poggio a Caiano. Senza nessuna timidezza hanno proposto i loro temi: spazi per il gioco e manutenzione di di marciapiedi e luoghi frequentati da loro. Nel secondo incontro avevano dato prova di intraprendenza e determinazione, qualità essenziali del cittadino e anche in questa occasione hanno confermato di aver inteso bene lo spirito del progetto. Fabiola Ganucci ha apprezzato l'impegno di bambini e bambine e ha riconfermato la disponibilità dell'amministrazione comunale a tenere vivo il confronto con loro, valorizzando in questo modo contributi e suggerimenti.

Poi hanno preso la parola i giovani dell'Istituto Salvemini La Pira di Montemurlo: quelli della terza B hanno lavorato sul tema: le parole della legalità e dell’illegalità ed hanno messo a confronto uomini d’onore e uomini del disonore, rilevando come il significato delle parole sia distorto da chi agisce  fuori dalla legge. La terza C si è occupata di spazi per i giovani che mancano a Montemurlo e, nel corso del secondo incontro nella sala comunale, c’è stato un confronto con il sindaco e l’amministrazione, che hanno assicurato l'avvio di  una grande opera di riqualificazione degli spazi pubblici da settembre.

L'attenzione alla questione delle infiltrazioni mafiose è stata ribadita da Alberto Vignoli che ha ringraziato insegnanti, ragazzi e ragazze e la Fondazione per il lavoro fatto. Ha riconosciuto una certa sottovalutazione del fenomeno fino a poco tempo fa, mentre la mafia, la camorra sono insediate anche nel nostro territorio e i giovani non devono smettere di porre attenzione a questo fenomeno e fare da pungolo all’amministrazione. Ha ribadito che i giovani saranno coinvolti nel percorso intrapreso di riqualificazione degli spazi urbani e ha concluso con l'impegno dell'amministrazione a destinare il bene confiscati ad usi sociali.

La Fondazione ha voluto sottolineare le modalità nuove di infiltrazione mafiosa che non sono facilmente decifrabili e richiedono una stretta collaborazione fra  amministrazioni e cittadini. In questo senso sono emblematici casi come quello di Prato: chi ha affittato un determinato capannone ai mafiosi o ai loro prestanome?

Hanno preso la parola i giovani dell'Istituto comprensivo Mascagni che hanno illustrato il percorso di studio iniziato con la conoscenza, durante il primo incontro, della figura di Caponnetto e della Fondazione, poi hanno fatto delle votazioni per decidere il tema di cui occuparsi poi hanno fatto dei sopralluoghi nei giardini di San Paolo facendo delle foto ai giochi che i vandali hanno imbrattato con scritte e rotto. Successivamente hanno affrontato la questione dei beni confiscati e parlato del riscatto di Corleone dove la cooperativa Lavoro e Non Solo lavora sui terreni confiscati alla mafia e sono venuti a conoscenza che anche a Prato nella zona del Macrolotto c’è un bene sequestrato alla mafia. In occasione dell'incontro nella sala consiliare del Comune di Prato avevano realizzato un plastico di un capannone confiscato trasformato in giardino della legalità. Grazie al loro impegno e alla passione nel realizzare il modello hanno scoperto l’importanza dl rispetto dell’ambiente e delle regole, a confrontarsi fra loro e con le altre classi, hanno capito che bisogna lavorare insieme per poter cambiare le cose. E la fondazione sarà accanto sostenendo la proposta dei ragazzi di far diventare quel capannone sede di legalità e formazione anche dei cittadini e raccontando la loro esperienza nei nostri incontri.

Mariagrazia Ciambellotti ha apprezzato il lavoro dei giovanissimi, le loro proposte interessanti, ma ha voluto sottolineare le difficoltà relative ai capannoni, sequestrati ai proprietari che non sono gli stessi che hanno commesso i reati per cui è prevista la confisca, essendo i locatori, mentre gli imputati sono coloro che hanno preso in affitto l'immobile, ragione per cui la sua confisca non è possibile.

La Fondazione ha rilanciato chiedendo all'amministrazione si impegni, in attesa di definire la questione sul piano giudiziario, a ricercare un altro spazio che diventi un presidio di legalità.

Proprio questa difficoltà di cui è testimonianza questo scambio finale è il segno più evidente di quanto il contrasto alla mafia sia difficile richiede scelte coraggiose e impegno straordinario da parte di tutti.



P.s. ci scusiamo dell’accaduto ma le foto dell’incontro di Prato e Massa sono andate perse in quanto si è rotta la scheda di memoria. Chiediamo a chi avesse fatto delle foto di farcele pervenire a:

scuola@antoninocaponnetto.it

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola