sabato 29 novembre 2014

Giovani sentinelle a Corleone

Le Giovani sentinelle si affacciano anche all'Istituto comprensivo di Corleone. Ieri mattina insieme con Salvatore Calleri, presidente della Fondazione, siamo stati accolti dai ragazzi e dalle ragazze della scuola media per introdurre il progetto e accogliere i giovani fra coloro che in tante città d'Italia vogliono essere protagonisti e cittadini attivi e responsabili. “Armati” di penne e quaderni hanno ascoltato in silenzio. Dopo aver raccontato di Antonino Caponnetto, della sua azione di giudice e del grande successo del maxiprocesso, grazie alle parole piene di passione e di entusiasmo di Salvatore Calleri, e dopo aver rimarcato come sia importante l'impegno di ciascuno nel contrasto alla criminalità mafioso e al suo tentativo di infiltrarsi nel tessuto economico del nostro Paese, tentativo che mette a repentaglio la nostra stessa democrazia e libertà, abbiamo introdotto il tema dei beni confiscati, questa enorme ricchezza frutto dell'attività illecita che torna nella disponibilità della collettività. Nella sola Corleone ve ne sono ben 31. L'interesse di studenti e studentesse è stato vivo e molto forte, tanto che alla fine delle due ore ci siamo spostati in una classe perché troppe erano le domande rimaste in sospeso e che avevano urgenza di una risposta, restandovi fino alle 13.30 per soddisfare le curiosità. Il tema ha così catturato la loro attenzione che si sono dichiarati pronti ad approfondirlo, partendo proprio da Casa Caponnetto, attuale sede della Cooperativa Lavoro e Non Solo e base logistica dei campi antimafie Liberarci dalle Spine. Molti di loro hanno parenti lontani e vicini interessati ai beni confiscati a Corleone! E l'essersene fatti portavoce è segno di grande maturità e consapevolezza che fa ben sperare nell'azione di questi giovani cittadini. Per Salvatore Calleri un bell'inizio del nuovo incarico di monitorare e osservare i beni confiscati in Sicilia, conferitogli dal Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. Maurizio Pascucci Responsabile Nazionale Beni Confiscati

Giovani sentinelle all'Elba

Dopo Grosseto tocca all'Elba. Venerdì 28 ci attendono le giovani sentinelle elbane in due distinti apputamenti. Alle 8.30 quattro classi seconde dell'Istituto comprensivo Portoferraio hanno riempito l'aula magna della loro scuola. Dopo aver proiettato il video del giudice Caponnetto, e dopo aver introdotto il tema della mafia e della sua infiltrazione su tutto il territorio nazionale, vi è stato un intenso e vivace dibattito dove ragazzi e ragazze attenti e curiosi hanno fatto tantissime domande. Abbiamo parlato di infiltrazioni mafiose anche in terra elbana e di come oggi sia pericoloso per un territorio turistico non creare barriere alla mafia e a chi fa affari con loro in quanto la mafia attenta alla libertà di tutti, mina l'uguaglianza fra i cittadini e avvelena la democrazia. Per difendersi da questi pericoli occorrono cittadini consapevoli e maturi. Hanno concluso l'incontro con la loro bella testimonianza i ragazzi e le ragazze di terza che hanno partecipato lo scorso anno al progetto. Breve pausa e spostamento all'ITCG Cerboni, altra scuola dell'isola che partecipa per la prima volta al progetto. Dopo un inizio "guardingo di studio e di conoscenza" si è rotto il ghiaccio e con i ragazzi e le ragazze del Cerboni il dibattito è stato senza remore e intenso. Responsabilità, partecipazione, diritti e doveri, Costituzione sono state le parole chiave del confronto serrato e abbiamo potuto constatare con piacere che i giovani riconoscono serietà e coerenza alla Fondazione, al suo impegno costante a favore della cultura delle regole e alla testimonianza dei valori in cui credeva Antonino Caponnetto. Siamo certi che i ragazzi e le ragazze del Cerboni faranno tesoro della nostra proposta di essere sentinelle della legalità, proposta che può arricchirsi ed offrire occasioni solo se vi sarà il contributo di ognuno di loro e con questo auspicio ci siamo dati appuntamento per martedì 17 marzo dove in contemporanea gli appuntamenti sono tre: Pistoia, Prato e Portoferraio. Prima di concludere vogliamo esprimere il nostro dispiacere per l'assenza dell'altro istituto superiore dell'isola, il Brignetti-Foresi che quest'anno non partecipa. Dopo il bel lavoro fatto eravamo convinti che non avrebbero perso l'occasione di rafforzare il loro impegno di sentinelle, ma non desistiamo e ci auguriamo di riaverlo con l'anno venturo. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 27 novembre 2014

Le giovani sentinelle a Roccastrada

Giovedì 27 novembre altri due incontri in provincia di Grosseto: oggi protagonisti sono bambine e bambini delle scuole primarie di Ribolla, due classi quinte, e di Roccastrada, una quarta ed una quinta, entrambe dell'Istituto comprensivo Pietro Leopoldo di Lorena. Bimbi e bimbe attenti, partecipi hanno regalato una giornata ricca di emozioni e, come diceva il giudice Caponnetto, questi bambini e bambine ti danno la voglia di lottare! Abbiamo spiegato loro come la mafia oggi è sempre più forte e presente in tante regioni lontane dalla Sicilia e di come il nostro Paese e i cittadini onesti paghino l'errore di non aver dato seguito ai risultati eccellenti del maxiprocesso. La mafia utilizza persone scaltre nei vari territori, disposte a fare affari e, per questo motivo, oggi è più che mai importante che la scuola formi cittadini consapevoli. Abbiamo parlato dei quattro grandi valori cari a Caponnetto e per i quali vale la pena schierarsi: contro la fame nel mondo - ogni anno muoiono di fame dai 5 ai 20 milioni di persone - di cui la maggior parte sono bambini - e un quinto della popolazione mondiale vive con meno di un euro al giorno. Basterebbero 9 miliardi per garantire acqua potabile e impianti sanitari in tutto il mondo, quando in Europa la stessa spesa si spende per il mercato del gelato! Contro la guerra: in questo momento vi sono 50 conflitti armati in tutto il mondo e l'Europa la fa da padrona nel produrre armi! Mentre il fanatismo assolda bambini soldato! Contro lo sfruttamento minorile: in Africa, Asia e perfino in Europa continua l'ignobile sfruttamento dei bambini complici il silenzio, l'insensatezza e la stoltezza degli uomini. Contro la pena di morte: molti paesi ritengono di esportare gli ideali di libertà e democrazia e nei loro paesi hanno ancora in uso la pena di morte; in altri il fanatismo religioso giustifica l'assassinio di giovani solo per aver partecipato ad un evento sportivo! L'arma di Caponnetto, di tutti noi, di questi ragazzi e della buona scuola deve essere la nostra Costituzione, la stessa che racchiude questi ideali che ispirarono oltre 70 anni fa i nostri padri costituenti, ideali per i quali vale la pena di vivere. Un ringraziamento ai giovanissimi che con le loro domande sensate e pungenti ci hanno regalato bei momenti e hanno rafforzato la voglia di resistere e di tenere la tesa alta. Noi siamo certi che sapranno essere delle buone sentinelle e ottimi cittadini, per questo ci siamo dati appuntamento al prossimo mercoledì 18 marzo. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

mercoledì 26 novembre 2014

Giovani sentinelle a Firenze e a Orbetello

Martedì 25 novembre nuovo doppio appuntamento. A Firenze con i ragazzi e le ragazze della classe terza dell'IIS Salvemini Duca d'Aosta, impegnati per la prima volta nel progetto, abbiamo introdotto la questione della mafia e di che cosa possa fare ciascun cittadino per opporvisi. Il racconto di Irene, volontaria a Corleone sulle terre confiscate è stato un buon inizio per sollecitare i giovani alla responsabilità e alla scelta difficile a favore della legalità. Il rispetto delle regole e la cittadinanza attiva sono due valori che Antonino Caponnetto ha difeso e sostenuto in tutta la sua vita perché indispensabili a costruire una etica pubblica per il nostro Paese. Questa premessa ha fatto da sfondo all'illustrazione di cosa siano i beni confiscati e quanto la loro presenza sia spia di una presenza delle organizzazioni criminali e delle connivenze sul territorio. Proprio per romper questa spirale e proporre una cultura nuova dei diritti e della responsabilità abbiamo sollecitato i giovani ad essere protagonisti e ci siamo dati appuntamento al prossimo 12 marzo quando le scuole fiorentine saranno ospiti dell'amministrazione comunale di Firenze. Sergio Tamborrino Responsabile Toscana Fondazione Antonino Caponnetto
Il secondo appuntamento è a Orbetello, all'Istituto comprensivo Don Milani., anche in questo caso una scuola che partecipa per la prima volta al progetto, ma una scuola che abbiamo già conosciuto lo scorso maggio quando ha preso parte alla Marcia della legalità e della memoria a Pistoia e alla Nave della legalità in ricorrenza della strage di Capaci. Ci hanno accolto la Dirigente scolastica Nunziata Squitieri, vera forza della natura insieme alle referenti Gabriella Solari e Beatrice Bersanti. insieme a loro altri colleghi e quattro classi. Ragazzi e ragazze ben attenti alla pericolosità della mafia, di quanto la sua presenza metta a rischio la nostra libertà, la democrazia ma anche la salute al momento che vi è il rischio di sversamenti di rifiuti nei nostri territori e di quante siano le connivenze di tanti cittadini “distratti”. Le nostre sollecitazioni hanno provocato un confronto fatto di domande e proposte ed è stato veramente emozionante ascoltare una giovanissima sentinella proporre una mappa dell'evasione fiscale, come la mappa dei locali dell'azzardo proposta dagli studenti di Cascina. E ancora un cartellone da esporre per mettere ben in evidenza rischi e complicità della mafia proprio ad avvertire anche i più “distratti” richiamandoli alla responsabilità e al rispetto delle regole. Ha poi esortati i suoi compagni a dargli una mano ...se fossero disponibili ad aiutarla. Ne è nato un bel dibattito dove alcune compagne sono intervenute con altre proposte. Dopo questo dibattito intenso interrotto dal suono della campanella ci siamo dati appuntamento per il prossimo giovedì 19 marzo, quando saremo ospiti dell'amministrazione comunale di Orbetello, e questo primo incontro ci fa ben sperare che il lavoro sarà proficuo e interessante. Marina Biagiotti Responsabile per la Provincia di Grosseto Fondazione Antonino Caponnetto

martedì 25 novembre 2014

Le sentinelle a Grosseto e Poggio a Caiano (FI)

Lunedì 24 novembre le giovani Sentinelle della legalità arrivano nella provincia di Grosseto. Ad inaugurare il nuovo anno sono gli studenti del Polo Bianciardi. Quest'anno collabora con la referente storica dell'Istituto, Laura Ciampini la sua collega Maria Vittoria Filippini. In un'aula magna gremita la Fondazione Caponnetto lancia il video di presentazione ed affronta il tema della mafia. Dal maxiprocesso alla stagione stragista fino ad arrivare ai giorni nostri, si parla delle infiltrazioni mafiose nelle regioni del centro e del nord Italia e anche della provincia di Grosseto, del riciclaggio e dello sversamento dei rifiuti tossici. Presenti 9 classi di diversi indirizzi: tre ad indirizzo musicale (1-2-3a); due ad indirizzo informatico (3-4a); quattro ad indirizzo grafico (2b-3a-3b-5a) Gli studenti ascoltano attenti, ed alcuni di loro intervengono con domande puntuali. Molto belli e significativi, alcuni striscioni realizzati negli anni scorsi dai ragazzi che hanno partecipato al progetto. A testimoniare la capacità della scuola e dei ragazzi e delle ragazze a non desistere è l'intitolazione del parco di via Canada a Peppino Impastato, fissando nella memoria dei giovani cittadini maremmani il nome di questo moderno eroe che ha pagato con la vita la sua ferma opposizione alla mafia e dando esempio di rinascita morale e dei valori della Costituzione e della legalità Abbiamo poi consegnato a due ragazze dello scorso anno l'attestato di partecipazione al progetto in quanto non erano presenti alla Conferenza finale dello scorso ottobre a Firenze augurandoci che lo siano l'anno prossimo così da tener fede allo spirito più vero del progetto stesso che è quello di favorire il confronto con tutte le istituzioni che è uno degli obiettivi di cittadinanza e Costituzione, Con loro ci siamo dati appuntamento per venerdì 20 marzo con un duplice appuntamento quando l'altro gruppo sarà a Lastra a Signa (FI) Marina Biagiotti Referente per la Provincia di Grosseto Fondazione Antonino Caponnetto
Il secondo appuntamento della giornata è stato con le giovanissime sentinelle di Poggio a Caiano. Prima, nella frazione di Poggetto, alla scuola elementare De Amicis, siamo stati accolti da scolari e scolare di quinta con la loro insegnante, pronti, attentissimi, “armati” di quaderni e penne perché la scuola e l'istruzione sono molto importanti per sconfiggere la mafia, che infatti teme l'una e l'altra, come ci ha insegnato Antonino Caponnetto. Hanno ascoltato in silenzio la vicenda del pool antimafia, del maxiprocesso e abbiamo discusso di cosa può fare ciascuno di noi, rispettando le regole e prendendosi cura degli altri, dell'ambiente in cui vive, e poi hanno fatto mille domande, con uno scambio fitto che, al suono della campanella, siamo rimasti sorpresi e un po' dispiaciuti di dover interrompere, non prima di aver ammirato il bel cartellone con le immagini e i testi dei moderni “eroi” della lotta alla mafia. Alle 11.00 ci siamo trasferiti a Poggio a Caiano nella scuola elementare Lorenzo il Magnifico per l'altro incontro con le due classi quinte. Anche qui quaderni e penne, grande attenzione e curiosità, mille richieste, curiosità e vivacità nell'ascoltare di mafia e della sua pericolosità, delle attività illegali, dei traffici di droga e di armi, di rifiuti e di esseri umani. Anche a loro abbiamo chiesto cosa può fare ciascuno di noi, invitandoli a scegliere un tema di grande interesse per loro, a studiarlo, approfondirlo e a discuterne con gli amministratori di Poggio a Caiano il prossimo mercoledì 11 marzo. Omar ha fotografato il nostro incontro. Sergio Tamborrino Referente Toscana Fondazione Antonino Caponnetto

lunedì 24 novembre 2014

Forum 21 novembre Bagno a Ripoli

Oggi doppio incontro all'I.S.I.S Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli (FI) per la conclusione dei quattro giorni di Forum organizzati da studenti e studentesse per approfondire la riforma della scuola e le tematiche che più stanno loro a cuore. Il primo incontro ha coinvolto tre classi che hanno ascoltato con attenzione le parole di Claudio Gherardini, il primo relatore dell'ora passata insieme. Claudio è riuscito a far capire ai ragazzi l'importanza del rispetto della legalità e delle regole, al quale si aggiunge la necessità di denunciare senza paura le ingiustizie. Oggi si è parlato soprattutto dell'importanza di fare delle scelte coraggiose, scelte come quelle dei soci della cooperativa "Lavoro e Non Solo" di Corleone che hanno deciso di mettere in gioco la loro vita per la lotta alla mafia, come bene sa raccontare Irene che da anni va in Sicilia, durante l'estate, da volontaria per lavorare i terreni confiscati a Cosa Nostra. Dopo la visione del filmato in cui si ripercorrono i momenti più salienti della vita di Antonino Caponnetto, ha preso la parola Dario Meini che ha ricordato la figura di suo nonno e ha impressionato i ragazzi parlando delle infiltrazioni mafiose presenti in Toscana e soprattutto a Firenze. I ragazzi sono rimasti entusiasti dell'incontro e alcuni di loro si sono dimostrati interessati a fare l'esperienza dei campi LiberArci dalle Spine. Al piano superiore altrettante classi ascoltano in silenzio le parole di Maurizio Poggi che racconta la sua esperienza di coordinatore dei campi di lavoro che ogni estate si svolgono a Corleone. Maurizio cattura l'attenzione dei ragazzi ripercorrendo la storia della mafia siciliana fino ad arrivare a parlare delle stragi del '92 e del '93, fra le quali certamente non può non essere ricordata la strage che ha colpito proprio Firenze, e più esattamente via dei Georgofili, nella quale hanno perso la vita cinque persone nella notte fra il 26 e il 27 maggio del 1993. Dopo la proiezione di un breve filmato realizzato proprio durante un campo di lavoro a Corleone, prende la parola Gaia, anche lei come Irene da anni volontaria. Anche con lei si parla di mafia e antimafia per sottolineare l'impegno che spetta soprattutto ai giovani, i quali dovranno diventare i protagonisti della lotta alla criminalità organizzata. Fa sempre piacere confrontarsi con ragazzi e ragazze ormai grandi che hanno voglia di imparare cose nuove e di aprirsi a certe tematiche così difficili da trattare e allo stesso tempo così importanti. Il bilancio di questi giorni di Forum non può che essere più che positivo vista la grande voglia di conoscenza di questi ragazzi che ringraziamo calorosamente per aver voluto renderci parte di questa loro esperienza. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

sabato 22 novembre 2014

Ancora due appuntamenti venerdì 21 novembre, in provincia di Pistoia.

Ancora due appuntamenti venerdì 21 novembre, in provincia di Pistoia. Il primo all'Istituto comprensivo intitolato ad Antonino Caponnetto di Monsummano Terme, che ci segue dall'inizio in questa nostra “avventura”, poi a Montecatini Terme al Liceo Coluccio Salutati. Alle 8.15 tre classi della media Giusti, una prima e due seconde, ci accolgono insieme con la Dirigente scolastica e le loro insegnanti per questo primo appuntamento e, dopo aver visto il video del giudice antimafia, ascoltano e sollecitano risposte sui temi scottanti del riciclaggio e di come la mafia fa il suo ingresso nell'economia legale. Letizia e Marta, volontarie della Carovana antimafia, raccontano la loro esperienza e contribuiscono ad approfondire il tema dei beni confiscati. Le domande sono sempre incalzanti e abbiamo solo il tempo per illustrare le diverse fasi del progetto, prima che suoni la campanella. Con loro ci siamo dati appuntamento nella sala del Comune, ospiti dell'amministrazione, per il prossimo Giovedì 26 Marzo. Alle 11.15 ci attendono nell'aula magna del loro istituto le due classi del Liceo Coluccio Salutati di Montecatini. La scuola partecipa per la prima volta e lo fa con molto entusiasmo e convinzione. La docente e la Dirigente scolastica sono con loro e ricordano Antonino Caponnetto e l'esempio di coerenza nella legalità che ha voluto lasciarci. Con loro ci siamo soffermati sulle questioni del riciclaggio e delle infiltrazioni mafiose, sull'evoluzione della mafia e la zona grigia delle alleanze e delle complicità che rende molto difficile il contrasto e la sconfitta della criminalità organizzata. Le testimonianze di Letizia e Marta nel silenzio partecipe hanno arricchito il nostro incontro e le domande di ragazzi e ragazze, dimentichi del tempo e che le lezioni fossero finite sono tutti buoni auspici per il prossimo appuntamento, quando saremo ospiti dell'amministrazione comunale il prossimo martedì 24 Febbraio.

venerdì 21 novembre 2014

Giovani Sentinelle a Pistoia

Giovedì 20 Novembre due appuntamenti a Pistoia: con i giovani del Liceo artistico Petrocchi, oramai colonna portante del progetto in città, e poi con i loro coetanei di una nuova scuola, l'Istituto Agrario De Franceschi. Al Liceo artistico, quest'anno non interveniamo al primo incontro ma, come abbiamo anticipato nel corso delle giornate di formazione dello scorso aprile, sperimenteremo insieme al prof. Degli Innocenti la possibilità di animare questo primo appuntamento allo stesso insegnante. Con i suoi studenti discuteranno di Cittadinanza e Costituzione, di rispetto delle regole e di convivenza civile, sceglieranno un tema e invieranno foto e report in modo da essere in rete. Con loro saremo di nuovo insieme negli appuntamenti con le altre scuole in marzo e in maggio. Questa mutamento lo estenderemo, il prossimo anno, alle altre scuole che seguono da anni il progetto. Saranno i nostri partigiani di questo momento, i partigiani dei valori, come Caponnetto chiamava gli insegnanti lasciati in pochi o da soli a tenere viva quella disciplina che dovremmo nel nostro Paese fare diventare fondamentale per la formazione dei nostri giovani. Alle 11.15 secondo incontro: ad attenderci i ragazzi e le ragazze di tre classi quinte dell'IPAA De Franceschi con i loro loro insegnanti. Ancora una volta attenti e motivati. Interessati ai fenomeni mafiosi e consapevoli del pericolo di non combatterla in maniera adeguata! Con loro abbiamo parlato di infiltrazioni e di riciclaggio, di come la mafia attenta alle nostre libertà e alla democrazia, di come minaccia il futuro di tanti ragazzi e ragazze anche nell'ambito della coltivazione delle terre e della produzione agricola, che è poi l'indirizzo che hanno scelto per i loro studi. Proprio in questo senso hanno seguito con la massima attenzione la questione dei beni confiscati, soprattutto terre e aziende agricole dove può esserci per loro uno sbocco di lavoro. Tante domande e tante curiosità che riprenderemo in occasione del secondo appuntamento che abbiamo fissato per il prossimo 17 marzo con un doppio appuntamento a Pistoia e a Prato, ospiti delle amministrazioni comunali. Spetterà a noi adulti e alle nostre istituzioni essere attenti e non tradire le loro aspettative.

giovedì 20 novembre 2014

Incontro ad Agliana

Incontro ad Agliana Mercoledì 19 novembre appuntamento ad Agliana con le giovani sentinelle dell'Istituto Capitini. Una classe di terza ci ha accolto nell'aula laboratorio della loro scuola per proseguire nell'impegno dei propri compagni e compagne più grandi che, negli anni passati, hanno condiviso con la Fondazione i percorsi di educazione alla legalità, elaborando proposte di grande interesse e di notevole valore per i temi affrontati, le modalità con cui li hanno approfonditi e per l'originalità delle proposte. Ai ragazzi e alle ragazze abbiamo rinnovato la "sfida" ad essere sentinelle, cittadini attenti e responsabili dei loro comuni, di essere intransigenti con se stessi nel rispetto delle regole e nella cura dei beni che appartengono a tutti, per evitare infiltrazioni nel tessuto democratico da parte delle organizzazioni criminali. La loro attenzione e curiosità sono il segno di una disponibilità che fanno ben sperare sugli esiti e con loro ci siamo dati appuntamento al prossimo doppio appuntamento, quello di Porto Tolle e quello di Agliana di martedì 24 marzo, ospiti della nuova amministrazione di Agliana, che vorrà conservare - ne siamo certi - quella apertura e quella capacità di ascolto e dialogo della precedente. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

mercoledì 19 novembre 2014

Giovani sentinelle a Poggibonsi e Volterra

Martedì 18 novembre doppio appuntamento per le giovani sentinelle. A Poggibonsi, una nuova classe terza della scuola media di Staggia Senese si è aggiunta agli alunni e alle alunne che hanno preso parte al progetto dello scorso anno. Con loro abbiamo parlato di Antonino Caponnetto e di mafia, di cittadinanza e responsabilità di ciascuno per contrastare in modo efficace i rischi delle infiltrazioni della criminalità. La sollecitazione ai nuovi studenti e studentesse ad essere protagonisti consapevoli e attenti si lega al percorso già avviato dai compagni negli anni passati. Di loro non abbiamo dimenticato, né messo da parte, il lavoro prezioso sui temi degli spazi a scuola e il desiderio di avere spazi verdi fuori di essa ma che non hanno trovato ascolto. Riprenderemo nell'appuntamento del prossimo 23 febbraio 2015 con i nuovi amministratori di Poggibonsi insieme con il tema che sceglieranno per questa nuova edizione del progetto. L'augurio è che gli interlocutori, chi governa la città abbiano non solo disponibilità e pazienza per ascoltare, ma discutano francamente con i giovani e facciano seguire i fatti alle buone intenzioni. Il secondo appuntamento è stato a Volterra. Quest'anno ci siamo ritrovati al Liceo artistico, perché più numeroso il gruppo di ragazzi e ragazze di questa scuola in rapporto a quelli del Liceo Classico. Nella bella aula magna ad attenderci ben cinque classi, quattro nuove ed una quinta dello scorso anno, che continueranno con il loro progetto riguardante la riqualificazione del sottopasso che porta in città. Cinque classi in "religioso" silenzio! Silenzio non imposto, ma di cosciente attenzione. Mafia, corruzione, etica, solidarietà, "voglia di lottare", come diceva Caponnetto, per loro non sono parole vane e la buona Scuola è questa che stiamo incontrando in questi mesi. Già lo scorso anno questi giovani sono stati promotori attivi per la rinascita di Volterra, dopo le piogge del 30 gennaio 2013 che avevano portato via un pezzo delle mura della città. Anche in questo caso i ragazzi chiederanno come mai i promotori di “Salviamo Volterra” non hanno dato seguito alla pubblicazione del libro che studenti e studentesse avevano preparato per contribuire con la sua vendita a raccogliere fondi per la ricostruzione! Volendo con la loro azione tenere viva la memoria della città e la sua cura, e dando ulteriore prova di cosa sia la formazione del cittadino nella scuola pubblica. La scuola come luogo della conoscenza, del sapere, della cittadinanza per far sì che la mafia abbia più paura della scuola della stessa giustizia, come amava ricordare Antonino Caponnetto. Tante domande e i capannelli alla fine delle due ore fanno ben sperare nell'incontro del prossimo venerdì 13 marzo nella sala del Comune di Volterra con chi governa la città. Anche in marzo doppio appuntamento ad Arezzo e a Volterra.

lunedì 17 novembre 2014

Giovani sentinelle di cascina e Livorno

Nuove giovani sentinelle a Cascina. Anche qui due incontri in contemporanea non previsti. Ragazze e ragazzi di prima ci hanno accolto per questo primo appuntamento una nella propria classe e l’altra nell’aula video, convinti di proseguire il lavoro dei propri compagni e compagne più grandi, per rafforzare il senso civico e la cittadinanza responsabile per contrastare efficacemente la mafia e le altre organizzazioni criminali. Il tema della cittadinanza si fa sempre più centrale nel nostro progetto perché è necessario la costruzione di un costume politico, morale essenziale alla vita del nostro Paese. Di tutto ciò abbiamo discusso con i giovani, mettendo ben in rilievo i diversi passaggi di questo percorso educativo che li vede protagonisti attivi nella interlocuzione con gli amministratori di Cascina che li accoglieranno nella Sala comunale il prossimo 25 febbraio. Alle 11 ci ritroviamo, dopo un veloce trasferimento sotto una pioggia battente, al Liceo Niccolini di Livorno con una classe terza attenta e interessata ad ascoltare la vicenda di Caponnetto e a parlare di mafia e di connivenze. Indizio ne sono i beni confiscati, anche in terra di Toscana, in provincia di Livorno ve n'è stato uno a Rosignano marittimo, poi assegnato ad usi sociali. A Livorno le giovani sentinelle hanno partecipato al primo appuntamento, ben cinque anni fa, proponendo all'attenzione degli amministratori le condizioni dell'edificio delle terme del Corallo, senza ricevere risposta. Ai giovani del Niccolini abbiamo ricordato quanto sia importante tenere desta l'attenzione anche sui temi sollevati in passato perché non sono accantonati quando gli studenti che li hanno affrontati passano ad una scuola di grado superiore o all'università. Con questo spirito ci auguriamo di creare un clima di solidarietà fra generazioni e una sensibilità comune fra giovani necessaria per costruire legami durevoli e comportamenti moralmente e politicamente giusti. Per quanto sotto traccia, la curiosità era tanta, ma il tempo trascorso troppo in fretta ha lasciato domande senza risposte che ci auguriamo di soddisfare in un prossimo appuntamento. Con loro ci siamo dati appuntamento al prossimo 9 aprile ospiti dell'amministrazione comunale.

domenica 16 novembre 2014

A completamento del tour veneziano stamattina alle 8 siamo stati accolti da due classi dell'Istituto Comprensivo "Silvio Trentin" di Mestre. 50 ragazzini, accompagnati dalle docenti Marina Marcello e Patrizia Pizzato, che sicuramente non si aspettavano che gli adulti potessero non solo capirli, ma anche addirittura interessarli senza farli stancare per due ore filate. Subito l'introduzione al filmato e la sua proiezione. Sui loro volti acerbi e ribelli, stupore e meraviglia sposavano silenzio e compostezza denotando assoluta novità circa l'argomento trattato. Via con la spiegazione degli step del progetto, con esempi di vita vissuta e di rigore morale sotto la luce non dei riflettori, ma di occhi intelligenti e desiderosi si saperne di più. Anche oggi una giornata di semina prima di lasciare la laguna in attesa di una crescita rigogliosa ma consapevole. Prossimo appuntamento il 27 marzo nella Sala Consiliare del Comune di Venezia.

sabato 15 novembre 2014

I giovani sentinelle sbarcano in Laguna

Venerdì 14 altri due doppi incontri in Toscana e in Veneto Alle ore 8,15 è la volta del liceo ginnasio Bruno-Franchetti di Mestre. Ad attenderci una classe quarta con l'insegnante referente Alessandra Artusi. Veniamo accolti da venti radiosi ragazzi, che son riusciti a rimanere al massimo dell'attenzione senza mai accennare alcun cedimento. Sensibilità, calore e stupore hanno accompagnato questi ragazzi per tutto il tempo. Dopo la consueta presentazione, seguita dal filmato, si è passati alla presentazione della disciplina "CITTADINANZA E COSTITUZIONE"; in tale contesto si è evidenziato la responsabilità in capo ad ogni cittadino di rendersi partecipe ed attivo nella creazione e nel mantenimento della propria comunità, difendendone i valori e i principi duramente realizzati e conquistati. Di seguito si entra nel merito del progetto: vengono spiegati i passaggi salienti, che consistono prima nella scelta di un argomento che sta particolarmente a cuore e per il quale si vorrebbe un mutamento o miglioramento, e quindi lo studio e l'approfondimento dello stesso con alla fine la formulazione di adeguate soluzioni. Saluti finali, entusiasmo e appuntamento a venerdì 28 marzo alle ore 16,30 presso la sala consiliare di Venezia. Giusto il tempo tecnico del trasferimento in laguna dove ci aspettano le ragazze e i ragazzi dell'Istituto di Istruzione Superiore Algarotti di Venezia con la dirigente Marina Perini e l'inaspettata presenza del Questore, dott.Angelo Sanna. Una silenziosa scolaresca formata da quattro classi quarte ascolta con interesse e stupore all'introduzione e alla visione del filmato. A questo segue l'intervento accorato del Questore che non risparmia parole di stima e apprezzamento sull'operato dei togati palermitani nelle persone speciali dei giudici Falcone, Borsellino, Caponnetto. Purtroppo il tiranno tempo non ha dato la possibilità di spiegare in modo esauriente gli step dell'intero progetto, ma ci consola la presenza della responsabile di zona e l'esperienza del precedente anno scolastico che ci permetterà di affrontare la prosecuzione del progetto. Ha concluso Thomas Pavoni, ex studente in uscita lo scorso anno che con il proprio elaborato rappresentante la piaga sociale del gioco d'azzardo, ha dato lustro all'Istituto aggiudicandosi un riconoscimento del Comune di Venezia.

Incontri al a Firenze e Lastra a Signa (FI)

Venerdì 14 novembre due nuovi appuntamenti a Firenze. Il primo all'Istituto comprensivo Ghiberti con due classi terze che ci hanno accolto nell'aula magna della scuola. Ragazze e ragazzi attenti e preparati hanno ascoltato in silenzio le proposte della Fondazione di esercitare la cittadinanza attiva e consapevole. Per farlo occorrono delle scelte nette e chiare: quelle a favore del rispetto delle regole, avere cura degli altri e tutelare i beni comuni e l'ambiente che è patrimonio nostro e delle generazioni future. Proprio questo insieme di valori per definire la cittadinanza si ritrova nell'esperienza dei giovani volontari sulle terre di mafia, come ha raccontato Irene che, dopo essere stata a Corleone, insieme con i suoi compagni e compagne, prosegue il suo impegno a Firenze con stradegrigie.it esperienza straordinaria di attenzione ai fenomeni mafiosi in Toscana e alla questione dei beni confiscati, beni che in Sicilia sono occasione di sviluppo e opportunità di vita dignitosa, come ha raccontato Maurizio. I giovanissimi del Ghiberti saranno con noi è con gli altri delle scuole fiorentine ospiti in Palazzo Vecchio il prossimo 12 marzo 2015. Alle 11 in punto secondo appuntamento della mattinata, con i giovanissimi dell'istituto comprensivo di Lastra a Signa. Una classe seconda e una terza che avevano già conosciuto Antonino Caponnetto con le proprie insegnanti, pronte con fogli e penne, hanno seguito con attenzione e ascoltato con molta partecipazione. Anche con loro abbiamo ripreso il ragionamento sulla cittadinanza e quanto siano decisive le scelte che compie ciascuno di noi, quotidianamente e in tante occasioni diverse, per qualificare il proprio agire da cittadino responsabile, e prendere sopra di se la responsabilità significa anche opporsi ai tentativi della mafia di occupare spazi nella nostra convivenza civile, di sottrarci libertà e democrazia. La mafia ormai investe nei nostri territori, come scopriamo dai beni confiscati anche in Toscana e a Firenze, per i quali è necessario un grande sforzo per il loro riutilizzo sociale, ma per i quali è fondamentale una consapevolezza da parte dei cittadini, come ha ricordato Irene. Abbiamo chiesto a ragazzi e ragazze di mettersi alla prova come cittadini ed essere protagonisti come hanno fatto e come fanno uomini e donne di Sicilia che "sfidano" le mafie coltivando le terre loro sottratte dalla giustizia a Corleone o in altre città e fanno di questa sfida occasione di riscatto e di dignità, come ha raccontato Maurizio nella sua bella testimonianza di coordinatore dei giovani volontari sulle terre confiscate. Elena e Yuri hanno avuto il compito di fotografare l'incontro e le due ore sono trascorse in fretta lasciando curiosità e domande senza risposta. Ci auguriamo che le informazioni sui siti www.giovanisentinelledellalegalita.org e sull'altro www.antoninocaponnetto.it possano colmare tutte le richieste dei giovani. Con tutti loro ci siamo dati appuntamento per venerdì 20 marzo nella sala del Comune di Lastra a Signa.

venerdì 14 novembre 2014

Buoni frutti e sorprese inaspettate dalle giovani sentinelle del Veneto

Gli sforzi e le fatiche degli incontri a ritmo serrato nelle scuole della regione sono ripagati dalla partecipazione e dall'entusiasmo di ragazzi e ragazze! Ieri 12 novembre tre incontri: due a scuola e uno serale con la cittadinanza. Lo scorso anno, quello serale si tenne nella parrocchia di San Lorenzo, ad Abano Terme, e fu un successo in quanto alle 21.00 il centro parrocchiale era gremito. Quest'anno don Antonio con i suoi fedeli ha voluto ripetere l'incontro al teatro Marconi e i suoi parrocchiani, ma anche molti giovani, non hanno mancato l'appuntamento. Oltre i confini delle parole, il titolo dato all'incontro, promosso dalla Fondazione e dal centro Parrocchiale San Lorenzo ha visto la partecipazione di Gianluca Prestigiacomo, agente della Digos e autore del libro Un'altra vita è possibile. Con noi anche i ragazzi di Libera del presidio Silvia Ruotolo, che saranno nostri partner nelle scuole per il progetto Giovani sentinelle. A moderare la serata Filippo Maragotto. In sala tanti ragazzi e ragazze e fra questi anche le giovani sentinelle di Selvazzano, sia delle scuole medie sia del Liceo Galileo Galilei. Le sentinelle sono state i primi protagonisti della serata quando sono saliti sul palco e hanno presentato al pubblico i loro temi e la loro esperienza fiorentina, rammentando anche l'interesse per l'incontro con la ministra Giannini, il Presidente della Repubblica e i presidenti di Camera e Senato del prossimo 18 dicembre. Gianluca Prestigiacomo ha affascinato i giovani in sala con un vivace confronto e dibattito ricordando la sua vicenda di poliziotto al G8 di Genova. In chiusura la Fondazione ha presentato il video dei lavori dei ragazzi già fatto vedere in Palazzo Vecchio, aggiungendo alcune brevi considerazioni che hanno coinvolto e colpito il pubblico in sala. Questa mattina 13 novembre all'Istituto Comprensivo Briosco di Padova altri due incontri. Il primo con 150 bambini e bambine della scuola primaria che con i propri insegnanti hanno ascoltato la Fondazione in "religioso" silenzio. Le nostre considerazioni hanno dato vita ad un vivace scambio: domande a raffica e richieste di chiarimenti, tante curiosità da esaudire e conoscenze da approfondire. Gli insegnanti hanno apprezzato le linee del progetto e la vivacità delle giovani sentinelle fa ben sperare sugli esiti del lavoro. Dalla sala di questo primo incontro ci siamo spostati nell'atrio della scuola, spazio sufficientemente grande per accogliere i 300 ragazzi e ragazze della scuola media. Dopo essersi accomodati sulle sedie che hanno portato con se dalla classe hanno visto il video di Antonino Caponnetto. Poi abbiamo introdotto il tema della cittadinanza, di quanto sia importante l'impegno di ciascuno nel rispettare le regole, nell'attenzione e nella cura dei beni di tutti quali antidoti ai tentativi di infiltrazione mafiosa che tenta di acquisire beni e aziende o a riciclare denaro sporco con la “benevola distrazione” di tanti cittadini. Con noi, in entrambi gli appuntamenti, i ragazzi di Libera, nostri compagni in questo percorso che aiuteranno nell'altro lavoro che abbiamo proposto ai giovanissimi del Veneto: quello di adottare un bene confiscato alla mafia nel loro territorio. Come già in altre scuole del progetto questa nuova modalità di educazione alla cittadinanza fa il suo esordio anche in Veneto con lo scopo di rendere consapevole i cittadini di questo patrimonio che torna alla collettività e della necessità di un suo riuso sociale. Ha concluso la testimonianza toccante di Licia Serpico, nostra referente nel Veneto, che ha raccontato la sua vicenda di agente della DIA in un'operazione in cui erano coinvolti dei bambini che vedevano in lei una nemica. Riflettendo su questi sentimenti ostili ha maturato la convinzione del fallimento di ogni semplice repressione, nel caso dei giovani, senza alcuna opera di prevenzione. Con tutti i giovanissimi dell'Istituto comprensivo Briosco ci siamo dati appuntamento per il prossimo 26 marzo, ospiti dell'amministrazione di Padova.

giovedì 13 novembre 2014

Giovedì 13 novembre quattro nuovi incontri! Due in Veneto e due in terra di Siena.

Giovedì 13 novembre quattro nuovi incontri! Due in Veneto e due in terra di Siena. Sono ben tre classi di terza di Asciano e di Rapolano Terme, che fanno parte dell'Istituto comprensivo Sandro Pertini, che ascoltano con grande attenzione la nostra proposta di essere cittadini attenti e responsabili. Domande e curiosità arricchiscono questo primo incontro e suscita interesse il racconto di Maurizio di come la mafia si introduce nell'economia di tanti territori lontani dalla Sicilia grazie alla "distrazione" di tanti uomini e donne, alleati preziosi per le organizzazioni criminali in virtù del loro scarso senso civico e del mancato rispetto delle leggi. Questo percorso di legalità serve a rafforzare le virtù civiche dell'osservanza delle norme, della cura degli altri e di tutti i beni che appartengono a ciascuno di noi, in modo da contrastare ogni tentativo di farsi strada della cultura mafiosa, tentativi di cui sono testimonianza i beni confiscati alle mafie anche in Toscana e in terra di Siena. Con i ragazzi e le ragazze di Asciano e Rapolano ci rivedremo il prossimo 27 febbraio 2015 alle ore 16.30, ospiti nelle sale del Comune di Rapolano Terme, dopo l'incontro nella scuola ad Asciano, ma all'appuntamento interverranno anche gli amministratori di Asciano e ci auguriamo di avere con noi anche i genitori di ragazzi e ragazze delle classi coinvolte. Nelle ultime due ore di lezione siamo stati invece accolti dalle due classi seconde e due terze della scuola media Jacopo della Quercia di Siena. Anche loro hanno ascoltato con grande attenzione e hanno più volte sollecitato le nostre risposte ai loro dubbi e curiosità. Con le proprie insegnanti avevano parlato in classe di Antonino Caponnetto e di mafia, di denaro sporco e di riciclaggio, per cui abbiamo proseguito ponendo attenzione come questa enorme ricchezza resa disponibile da traffici illeciti possa costituire una minaccia all'economia di un territorio e alle libertà degli stessi cittadini che non sono più in grado di scegliere la propria attività e non sono liberi di esercitarla secondo le proprie convinzioni. Anche a loro abbiamo chiesto di fare una scelta decisa in nome della legalità e della cittadinanza responsabile, introducendo, con Maurizio, la questione dei beni confiscati, di cosa significhi la presenza nel proprio territorio di tali beni e di quanto sia importante la consapevolezza di ciascun cittadino per poter respingere in modo efficace i tentativi di infiltrazione mafiosa. Il prossimo appuntamento con i giovani di Siena sarà nel palazzo comunale il prossimo 26 febbraio 2015 ore 16.30, appuntamento al quale abbiamo chiesto loro di invitare anche i propri genitori.

Sentinelle della legalità di nuovo a Selvazzano (Padova)

L’incontro di mercoledì 12 novembre è con il Comprensivo Albinoni, una sessantina di ragazzi di seconda media accompagnati dalla prof.ssa Monica Schiavo , presente nonostante sia la sua giornata libera, mentre la collega Rossella Ricoveri è a casa ammalata, ma che si tiene costantemente in contatto. Pietro e Daniela intervengono parlando dell'esperienza del viaggio a Firenze. Con il telefonino Pietro ha registrato un filmino e i compagni sono curiosi di vedere, lui impeccabile ha promesso di portarlo nell’incontro ad Abano Terme, al teatro Marconi dove si terrà in serata un secondo appuntamento con la cittadinanza, Daniela annuncia il filmato dei progetti presentati in Toscana e racconta che è stato bellissimo vedere quanti progetti hanno fatto altre scuole, temi come l' acqua pubblica quale bene comune, spazi giovanili, mafia. L’ultimo dei progetti riguarda una scuola di Monsummano (Pistoia), dove i ragazzi hanno allestito una rappresentazione dell’eccidio del Padule, località vicino al proprio paese, riappropriandosi della storia del territorio e ricordando così 187 persone trucidate. La Fondazione ricorda come l'insegnamento di cittadinanza-costituzione sia importante affinché ognuno faccia la propria parte in difesa dei valori costituzionali e del bene pubblico. Ragazzi e ragazze hanno poi parlato del loro progetto riguardo la sistemazione della fontana di piazza Carlo Leoni e di come lungaggini burocratiche hanno impedito di proseguire nell'attuazione del progetto. Ma i ragazzi non demordono e stanno preparando una campagna di sensibilizzazione per far sì che il Comune intervenga con più celerità e quindi coinvolgeranno cittadini e genitori a provvedere a pulita l’area organizzando un raduno domenicale prima di Natale, insieme anche a delle associazioni. Provvederanno a fare anche un’assicurazione cumulativa per quel giorno in caso di incidenti. Hanno deciso infine di incontrarsi per decidere sia di portare a termine il progetto, sia per iniziare un nuovo tema. Interessante anche la proposta che la Fondazione ha fatto in merito ai beni confiscati in Veneto di “adottando un bene a loro vicino” per dare un segnale agli adulti, di attenzione, ed ai politici “distratti” di fare attenzione ai percorsi di legalità.

mercoledì 12 novembre 2014

Giovani sentinelle a Pelago (FI)

Mercoledì 12 novembre le giovani sentinelle sono a Pelago, nella frazione di San Francesco, all'Istituto comprensivo. Due classi seconde ci attendono silenziose e armate di fogli per gli appunti e penne nella grande aula di disegno della scuola media. Seguono con attenzione il video e ascoltano il nostro racconto, fanno domande e sollecitano risposte sulla mafia e sulle sue origini, accettano la nostra sfida di misurarsi con le regole e con la cittadinanza responsabile. Da Antonino Caponnetto riprendiamo l'invito all'impegno in nome della legalità, della cura per i beni che appartengono a tutti e della attenzione per gli altri che sono intorno a noi, ripartendo da quella preghiera laica pronunciata in morte di Paolo Borsellino. Il tempo scorre veloce e l'attenzione non scema neanche quando interviene Gaia, volontaria sulle terre confiscate alla mafia, che racconta di Corleone e di come sia cambiata la città da quando uomini e donne di Sicilia hanno deciso di vivere con dignità del proprio lavoro, coltivando i terreni sottratti alla mafia, e di quanto sia importante il loro contributo, durante i mesi estivi, di condivisione della fatica e di testimonianza di un modo di vivere differente a testa alta. Sul vivere a testa alta ritorna Maurizio che coordina questi campi di lavoro volontario ormai da dieci anni e rammenta i pericoli di infiltrazione mafiosa anche in territori lontani come la Toscana, regione dove la mafia investe, come ci confermano i numerosi beni confiscati che, ricorda Gaia, sono nel cuore della città di Firenze, a significare la capacità della mafia di aggredire tessuti economici sani e l'importanza che dai cittadini e dalle istituzioni giungano risposte chiare e nette. Con i giovani dell'Istituto comprensivo ci rivedremo, ospiti dell'amministrazione comunale, il prossimo 31 marzo alle ore 16.00 a Pelago. Abbiamo sollecitato ragazzi e ragazze ad invitare genitori e amici. Clicca qui per scaricare le foto Sergio Tamborrino Responsabile Toscana Progetto Scuola

Il Progetto Sentinelle della Legalità prende il via anche a Corleone

Qui sono due gli Istituti Scolastici interessati: la scuola media Giuseppe Vasi e l'IIS Vincenti con il settore Agrario e Alberghiero, sezioni di Corleone e Bisacquino. Presenti i rispettivi Dirigenti scolastici e alcuni insegnati. Riguardo gli studenti; tre classi della scuola media; mentre del Vincenti: tre classi dell'Agrario, due dell'Alberghiero e una delle serali. Complessivamente saranno 224 studenti. La scelta del tema da trattare è stato subito chiaro, trattare lo studio dei due beni confiscati più rilevanti di Corleone: la ex Villa di Totò Riina oggi Caserma della Guardia di Finanza e l'abitazione dei nipoti di Totò Riina oggi sede della Cooperativa lavoro e Non Solo e intitolata a Antonino Caponnetto. Verranno effettuate delle ricerche su come è avvenuta la confisca e il suo riutilizzo sociale. Abbiamo anche condiviso la necessità di effettuare delle interviste nella comunità corleonese in modo da poter comprendere come la cittadinanza abbia vissuto quei momenti e cosa pensa oggi. L'alberghiero di Bisacquino intende anche partecipare alla valorizzazione dell'Associazione Produttori Fior di Corleone attraverso la conoscenza dei valori di filiera corta e la elaborazione di piatti tipici con tali prodotti. Cosa dire? Dopo ben dieci anni di attività al fianco della Cooperativa lavoro e Non Solo, con oltre 4000 giovani volontari venuti da tutto il territorio nazionale e in particolare dalla Toscana, oggi si inizia a raccogliere dei buoni frutti anche a Corleone. Queste due scuole, con i suoi studenti e il prezioso operato dei loro insegnanti scriveranno una pagina di storia contemporanea che segna un percorso di cambiamento a Corleone. I dirigenti scolastici e gli insegnanti hanno chiesto di avviare una collaborazione diretta a titolo di scambio didattico con classi dello stesso indirizzo con quelle toscane. Insieme sarà più facile affrontare argomenti dove si preferisce non vedere, non ascoltare e non parlare. Agli studenti, ai loro insegnanti e ai dirigenti scolastici un buon lavoro di cuore. Un grazie particolare per la loro determinazione e impegno. Da parte mia mi ritengo più fortunato di altri facilitatori della Fondazione Caponnetto perché potrò seguire da qui i lavori di questi ragazzi per tutto l'anno scolastico. Antonino Caponnetto spesso diceva "la Mafia teme più la Scuola che la Giustizia". Siamo convinti che il percorso è iniziato e le parole profetiche di nonno Nino ci accompagneranno di buon auspicio! Maurizio Pascucci Responsabile Nazionale Beni Confiscati

Le giovani sentinelle a Selvazzano Dentro

Il tour delle giovani sentinelle in Veneto prosegue, dopo Porto Tolle martedì 11 novembre è la volta del Comprensivo Cesarotti di Selvazzano Dentro (PD). Ad attendere la Fondazione, 90 ragazzi di terza media con i loro insegnanti Giuliana Coletta, Paola Brusamolin, Matilde Vindigni e Matteo Doria. Ragazzi e ragazze raccontano agli altri compagni la bella esperienza vissuta in Palazzo Vecchio a Firenze in ottobre quando hanno partecipato alla Conferenza finale del progetto. Il prof. Doria racconta che è rimasto colpito dalla testimonianza di Angelo Corbo l’agente sopravvissuto alla strage di Capaci e dalla grande quantità di beni sequestrati alla mafia in tutta Italia. Abbiamo ricordato che anche in Veneto ci sono circa 40 beni sequestrati alla mafia a significare che anche qui la mafia c’è. Abbiamo parlato del sito in via di definizione di “Strade grigie”, sul quale si può andare a vedere quali sono i beni sequestrati ed un progetto potrebbe esser quello di adottare un bene e studiarne il suo utilizzo. Ancora Doria racconta di un altro tema affrontato dai ragazzi nell'ambito della Conferenza finale riguardo il gioco d’azzardo e di come si ricicla il denaro sporco. Di come lo Stato guadagna molto dal gioco d’azzardo ma ne spende ancora di più per curarne le dipendenze. Una riflessione è d'obbligo: come mai lo Stato perde di più di quello che guadagna e continua a sostenere il gioco d'azzardo? Gioia, spiega che il viaggio a Firenze è stato proficuo anche sotto l'aspetto degli interventi ascoltati, ricchi di spunti anche per il lavoro futuro che vorranno svolgere. Sono poi passati a parlare del progetto dello scorso anno sul degrado del parco cittadino e della sua riqualificazione. Parco a cui hanno chiesto di dare l’intitolazione ai giudici Falcone e Borsellino. Le alternative sono di continuare a sviluppare il progetto già avviato coinvolgendo genitori e cittadini sulla sensibilizzazione e alla difesa del parco dagli atti vandalici ma anche ad averne cura per arrivare poi a marzo all'incontro in Comune e parlare con il Sindaco di come migliorare la fruizione di questo spazio verde. Impegnandosi magari nei mesi estivi, insieme alle associazioni come Legambiente a tenerlo pulito. Il prof. Doria dice che il parco manca di una cartellonistica con la titolazione a Falcone e Borsellino e magari con una didascalia che ricordi che l'istituto Cesarotti si è impegnato in questo percorso di cittadinanza attiva. Ricordiamo inoltre che si può lasciare traccia nella scuola passando la testimonianza ai ragazzi delle classi inferiori, Falcone diceva che “le nostre idee devono camminare sulle gambe degli altri. Inoltre dobbiamo chiederci sempre cosa possiamo fare in prima persona riguardo la difesa dei beni comuni. Parliamo anche di lavoro “nero”, lavori fatti senza la messa in sicurezza degli operai che rischiano la vita e che inquinano il mercato perché non gareggiano alla pari con chi lavora in regola con i contributi assicurativi e con le norme di legge. La Fondazione ha ricordato che il 18 dicembre una delegazione di ragazzi toscani e veneti andrà a Roma ad incontrare il Presidente della Repubblica e i Presidenti della Camera e del Senato, insieme al ministro all’istruzione Giannini. Occasione importante per consegnare il volume dei progetti e discutere con loro sulle proposte e soluzioni possibili. Ribadiamo quanto sia importante l’insegnamento della disciplina cittadinanza e costituzione per una reale convivenza civile. Quando pesi sul nostro Paese il non combattere efficacemente l'evasione fiscale, la mafia e la corruzione che ogni anno sottraggono alle casse dello Stato circa 460 miliardi di euro. Viene infine proiettato il filmato dei lavori delle diverse scuole della Toscana e del Veneto. E' netta la sensazione del bel lavoro svolto e del contributo della buona scuola ma il tempo scorre e di tutto questo ne parleremo mercoledì 25 marzo in Comune a Selvazzano. Lidia Pege Fondazione Antonino Caponnetto

lunedì 10 novembre 2014

Giovani sentinelle in Polesine

Lunedì 10 novembre hanno preso il via le giovani sentinelle del Veneto e il primo incontro si è tenuto a Porto Tolle con i ragazzi e le ragazze dell'Istituto comprensivo della città. Tutte le classi terze – che avevano partecipato lo scorso anno e si erano occupate di rifiuti – e le classi seconde - che sono alla prima esperienza – si sono ritrovate nell'aula magna della scuola con i propri insegnanti e il referente, Vincenzo Boscolo, amico della Fondazione da sempre. Abbiamo concordato con docenti e referenti che quelli più piccoli avrebbero approfondito la conoscenza di Antonino Caponnetto vedendo il video in classe e approfondendo i temi con gli insegnanti. Così abbiamo avuto l'opportunità di approfondire il tema dello scorso anno, convenendo che occorrerà aggiornare il confronto avviato con gli amministratori, e al tempo stesso i ragazzi e le ragazze saranno impegnati a sceglier un tema nuovo da affrontare quest'anno. Poi abbiamo incontrato le tre classi dell'IIS Colombo, l'altra scuola che ha già partecipato l'anno passato. Non erano mancate le difficoltà in quella occasione, perché i giovani avevano saltato il secondo appuntamento, dopo averci comunicato di volersi occupare di femminicidio, per poi riprendere coraggio e presentare il proprio lavoro in occasione del terzo appuntamento. Con loro abbiamo proseguito approfondendo il tema del rispetto delle regole e della responsabilità di ciascuno sollecitando comportamenti conseguenti. L'occasione ci è stata pure fornita al momento della raccolta delle mail cui indirizzare i nostri report: abbiamo stigmatizzato alcuni comportamenti da bullo e abbiamo invitato tutti a riflettere e questa nostra sollecitazione ha avuto come effetto riflessioni e ragionamenti più accurati sulla formazione del cittadino e su come essere attivi nella propria comunità, anche per contrastare efficacemente la pericolosità della mafia, tutti temi che riprendiamo direttamente da Cittadinanza e costituzione, disciplina essenziale nel curricolo scolastico che continua ad avere poco spazio. Con tutte le due scuole del Veneto ci siamo dati appuntamento al prossimo martedì 24 marzo.

sabato 8 novembre 2014

Giovanissime sentinelle a Fiesole

Venerdì 7 novembre siamo ospiti delle giovanissime sentinelle di Fiesole. Due classi prime della scuola media dell'Istituto comprensivo Balducci, insieme ai ragazzi e ragazze la referente del progetto, Silvia Costantini e due sue colleghe, Caterina Tosi e Marina Bianchi per il primo appuntamento. Con loro anche l'assessore comunale che ha la delega all'Istruzione, Francesco Sottili, che ha voluto essere presente sin da questo incontro. Ragazzi e ragazze hanno ascoltato con attenzione l'illustrazione del progetto e il nostro ragionamento sulla mafia e sulla sua pericolosità, sulle infiltrazioni anche in territori lontani dalla Sicilia per investire la grande quantità di denaro sporco proveniente dalle attività criminali, si veda ad esempio lo smaltimento dei rifiuti tossici di cui abbiamo sentore anche in Toscana, come ripete ormai da tempo la Fondazione e il Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti. Lo scambio è fitto e vivace, le domande sono tante e puntuali, ad arricchirlo contribuiscono le testimonianze di Irene e Gaia, ormai veterane di questi nostri incontri, che calamitano l'attenzione dei giovanissimi con le loro esperienze sulle terre confiscate ai mafiosi, e introducendo il tema dei beni confiscati e del loro possibile riutilizzo con finalità sociali. La disponibilità e l'ascolto di questi ragazzi e ragazze sono il miglior segnale del lavoro proficuo che ci attende e noi siamo ben contenti di ritrovarci con loro e con gli amministratori, nella sala del Consiglio, per discutere tutti assieme a genitori e cittadini il prossimo lunedì 16 marzo alle ore 16.30

venerdì 7 novembre 2014

Sentinelle a Bagno A Ripoli 2

Giovedì 6 novembre ancora a Bagno a Ripoli, ma con i ragazzi e le ragazze dei due Istituti comprensivi, il Granacci e il Caponnetto, per parlare di legalità e di rispetto delle regole, di cittadinanza e di Costituzione. Sono tanti i modi per declinare la legalità e per questo motivo, nell'incontro con i giovani della seconda A della scuola media Granacci, abbiamo introdotto il tema dei rifiuti pericolosi che è una delle attività più lucrose della mafia e, nello stesso tempo, più nociva per la salute e il benessere dei cittadini. E i giovani non hanno fatto mancare domande e sollecitazioni per avere chiarimenti e soddisfare le proprie curiosità. Proprio il contrasto fra l'arricchimento della mafia e il danno per i cittadini costituisce il migliore esempio di quanto sia pericolosa la mafia, in tutti i sensi. Per opporsi alle mafie in modo efficace, abbiamo bisogno di cittadini responsabili, informati, che non si voltino dall'altra parte e che non abbiano paura, come quelli che in Sicilia lavorano le terre che un tempo erano dei mafiosi e, dopo che la giustizia gliele ha sottratte, sono divenute occasione di sviluppo, come hanno raccontato Irene e Gaia, giovani volontarie sulle terre confiscate. Hanno parlato di beni confiscati, di quelli confiscati in Toscana e hanno invitato ragazzi e ragazze a studiarne uno, conoscendolo, ricercando a chi appartenesse e immaginando un possibile uso. Poi Maurizio ha illustrato le origini del lavoro volontario sulle terre confiscate alla mafia. E tutte le loro testimonianze hanno dato il via ad una serie di domande interrotta dal suono della campanella. Siamo poi passati alla scuola media Francesco Redi dove, ad attenderci, erano ben tre classi terze, una delle quali ha già lavorato lo scorso anno elaborando il progetto Teatriamo. Con loro abbiamo rimarcato l'importanza delle regole e del loro rispetto quale condizione essenziale per la cittadinanza. Essere cittadini non significa solo rispetto delle norme, ma anche quello degli altri e dell'ambiente che ci circonda, dei beni che appartengono a tutti e che hanno bisogno delle cure e delle attenzioni di ciascuno. Sottolineare quanto sia essenziale l'impegno di ognuno ha offerto l'occasione per riproporre la scommessa di protagonismo delle giovani sentinelle e anche con loro è stata particolarmente efficace la testimonianza di Irene e di Gaia che hanno riproposto il tema dei beni confiscati e del loro utilizzo, con particolare attenzione a quelli del territorio fiorentino, sollecitandoli ad approfondire la conoscenza di uno di essi. Ancora il racconto di Maurizio ha riportato l'attenzione al grave attentato di via de Georgofili e alle infiltrazioni mafiose in territori come la nostra regione che non sono terre di mafia. Domande e sollecitazioni hanno vivacizzato l'incontro e con tutti ci siamo dati appuntamento per il secondo appuntamento insieme ai ragazzi del Volta e del Gobetti il prossimo 23 marzo 2015 alle 16.00 nelle sale del Comune di Bagno a Ripoli.

mercoledì 5 novembre 2014

Giovani sentinelle a Bagno a Ripoli

Mercoledì 5 novembre le giovani sentinelle giungono a Bagno a Ripoli, comune dove ha sede la nostra Fondazione ed è stata da tempo avviata una collaborazione con la Polizia municipale che favorisce un intenso lavoro nelle scuole cittadine di ogni ordine. Con i giovani delle due scuole superiori, il Liceo Gobetti e l'istituto Volta, abbiamo voluto approfondire il tema della responsabilità di ciascuno nelle scelte quotidiane, nel rispetto delle regole e nell'esigere i diritti, quale condizione essenziale per l'esercizio della cittadinanza e, conseguentemente della libertà e della democrazia, tutti elementi che costituiscono un freno alle infiltrazioni mafiose anche nella nostra regione. Il tema della responsabilità è stato ripreso dal professor Silvio Biagi, che insieme alla collega Maria Ester Mastrogiovanni segue i giovani da alcuni anni, quando ha posto la questione di come proseguire nel lavoro: riprendere i contatti con Ataf per la pubblicità progresso pensata e disegnata dai compagni più grandi tre anni fa da collocare all’interno degli autobus e, in accordo con la stessa Fondazione, richiedere un nuovo incontro con i soggetti istituzionali – Comune di Bagno a Ripoli, Provincia di Firenze, Regione Toscana – e la stessa ATAF con l'obiettivo di esigere un'assunzione di responsabilità da parte di chi governa gli enti locali e della stessa azienda dei trasporti in ordine agli impegni che hanno assunto tre anni fa, ma che lo scorso anno dopo la privatizzazione la nuova proprietà ha paradossalmente richiesto che la pubblicità progresso venisse pagata! Noi crediamo che tale comportamento vada rivisto convinti che la fiducia dei cittadini nelle istituzioni richieda comportamenti coerenti e ci aspettiamo da loro che esercitino tutta la loro persuasione per risolvere l’imbarazzante questione! Intanto un primo intervento, di facile realizzazione e immediato, è quello di preparare un cartellone con le immagini della pubblicità disegnata dai giovani e con un punto interrogativo, da collocare nell’atrio della scuola, per far conoscere ai compagni e compagne il lavoro svolto e chiedere a ogni studente e studentessa di prendere posizione sia sulla pubblicità sia sul tema specifico del pagare il biglietto. I ragazzi e le ragazze hanno ripreso l'altro progetto, già abbozzato l'anno scorso, relativo alle diverse forme di discriminazione, divulgando un questionario all’interno della scuola ma anche alle famiglie. Questa loro scelta ci induce a riflettere quanto siano attenti alla qualità dei rapporti fra uomini e donne nel nostro Paese e nelle nostre realtà quotidiane, perché sono ormai numerosi i progetti che si occupano a vario titolo di discriminazioni. Irene giovane volontaria sulle terre confiscate alla mafia ha raccontato la sua esperienza a Corleone, la sua scelta di essere solidale con la cooperativa Lavoro e non Solo e nel contrasto alla mafia, che è anche un contrasto culturale, di valori e di stili di vita. Dalla sua esperienza e da quella di altre e altri volontari ha preso il via il progetto di stradegrigie.it con l'obiettivo di monitorare i tentativi di infiltrazione mafiosa e i beni sequestrati e confiscati nella nostra regione, progetto questo per il quale collaborano con il Centro di documentazione della Regione Toscana. Ha ricordato infine l'impegno sul tema dei beni confiscati perché una consapevolezza diffusa eviti che la questione cada nel dimenticatoio e che i beni stessi siano abbandonati o posti silenziosamente sul mercato, con il rischio che siano le stesse organizzazioni criminali ad accaparrarseli. Maurizio Poggi in chiusura ha illustrato come è nato il progetto dei giovani volontari che lavorano d'estate a Corleone e in altre regioni a testimoniare l'impegno e il valore della legalità. Il silenzio nell'ascolto e le sollecitazioni dei giovani hanno fatto scorrere velocemente il tempo e la conclusione dell'incontro è giunta troppo presto. Con i giovani di Bagno a Ripoli l'appuntamento è per lunedì 23 marzo nella sala del Consiglio comunale.

martedì 4 novembre 2014

Giovanissime sentinelle a Firenze e a Pontassieve

Con non poca emozione abbiamo incontrato, martedì 4 novembre, tre classi terze della scuola elementare Duca d'Aosta. Armati di quaderni e penne, bambini e bambine con maestre e maestri hanno occupato i loro posti e hanno seguito il nostro racconto di Antonino Caponnetto e della mafia, con tante domande e tante curiosità, pronti a chiedere e a sollecitare un chiarimento. Hanno seguito poi le testimonianze di Sofia e Mari, due delle giovani volontarie che ogni anno, in estate, scelgono di lavorare volontariamente sulle terre confiscate alla mafia. E anche nel loro caso sono giunte tante domande. Con i nostri racconti abbiamo introdotto il tema delle regole e di quanto sia importante conoscerle e osservarle, per essere buoni cittadini, e abbiamo chiesto a scolari e scolare di osservare intorno a loro stessi per cogliere se vi sono casi, situazioni in cui le regole non sono osservate; di documentarsi e approfondire, perché di tutto ciò parleremo nell'appuntamento di giovedì 12 marzo 2015 con chi governa Firenze. Secondo appuntamento della giornata a Pontassieve, all'Istituto comprensivo. Ad attenderci la Dirigente scolastica con gli insegnanti. Nella sala della biblioteca due classi seconde attente e interessate hanno seguito la nostra presentazione. Abbiamo parlato di regole e di responsabilità, due elementi indispensabili per vivere in un Paese libero e democratico e i giovani hanno discusso e sollecitato risposte. Gaia, giovane volontaria sulle terre confiscate alla mafia, ha coinvolto ragazze e ragazzi con un intervento accorato invitando tutti all'impegno civile e ad essere attenti al fenomeno mafioso che toglie il futuro, fenomeno un tempo confinato ad una parte del nostro Paese. Oggi la mafia reinveste i propri capitali di origine illecita dappertutto e non c'è luogo o comunità che possa distrarsi o essere superficiale nel contrastare i tentativi di infiltrazione nel tessuto economico sano. Ha preso infine la parola Maurizio Poggi che ha raccontato di Corleone, della bella esperienza di lavoro volontario che offrono i tantissimi giovani che ogni estate lavorano sui campi confiscati e sono ospiti di Casa Caponnetto, ma anche degli anziani volontari, che insieme aiutano i soci della cooperativa Lavoro e non solo che produce sulle terre confiscate alla mafia e ridà speranza ai tanti siciliani onesti. La presenza di giovani e anziani dalla Toscana e da altre regioni costituisce un forte segnale e contribuisce a irrobustire la società civile siciliana. Il tempo è scorso veloce ma le domande dei ragazzi e degli insegnanti fanno ben sperare che anche a Pontassieve le sentinelle porteranno dei risultati sorprendenti! Ci siamo dati appuntamento per giovedì 19 marzo alle ore 16.30

Le giovani sentinelle dilagano nella Toscana.

Le giovani sentinelle dilagano nella Toscana. Lunedì 3 novembre, oltre al consueto appuntamento ad Arezzo, al Liceo artistico Piero della Francesca, risalgono in Casentino, a Pieve Santo Stefano e a Bibbiena. L'appuntamento ad Arezzo con i giovani del Liceo ha preso una piega inattesa e molto interessante. Gli insegnanti, Agostino Fabbri e Daria Meazzini (le due forze della Natura!) hanno proposto agli studenti rappresentanti di classe del triennio, che partecipano al progetto anche col compito di essere portavoce presso i propri compagni, un intervista da una televisione locale ad un agente di Polizia che si occupa di mafia e che ha denunciato la disattenzione e l'ingenuità di cittadini e di chi ha responsabilità nel contrasto alle infiltrazioni mafiose. E da questa denuncia è partita la nostra proposta di essere cittadini consapevoli e attivi, informati e attenti al territorio in cui viviamo, proprio come insegnava Antonino Caponnetto. Oggi abbiamo sempre più bisogno della partecipazione e della collaborazione di tutti, dobbiamo valorizzare il contributo di ciascuno e, in particolare, saper apprezzare l'impegno e la passione di ragazzi e ragazze nel rendere più solida la nostra democrazia e la nostra libertà. Solo così è possibile contrastare con efficacia la mafia e i suoi tentacoli che sembrano essere inarrestabili e pervasivi. Con i giovani di Arezzo ci siamo dati appuntamento per venerdì 13 marzo. Peccato non potervi far vedere le foto! Ma li ritroverete fra qualche giorno sul sito www.giovanisentinelledellalegalita.org All'Istituto comprensivo Dovizi di Bibbiena erano in quattro classi seconde della scuola secondaria inferiore. Dopo qualche ritardo i agazzi e ragazze ci hanno accolto con molto entusiasmo e con loro abbiamo discusso di legalità e del rispetto delle regole quotidiane quali condizioni essenziali per essere dei buoni cittadini. Questo confronto serrato ha fatto da premessa alla proposta della Fondazione ai giovani di essere protagonisti e cittadini attivi nella propria città individuando un tema di particolare interesse da studiare e approfondire, per poi farne oggetto di dibattito con chi governa Bibbiena e con i cittadini, a partire dai propri genitori il prossimo mercoledì 18 marzo. Ben diversa la situazione che abbiamo vissuto a Pieve Santo Stefano, comune al confine della nostra regione. All'Istituto omnicomprensivo tecnico, agrario e per l'accoglienza turistica sonno stati sorpresi dal nostro arrivo. La scuola si era iscritta, prima dell'estate, per partecipare al progetto e noi abbiamo inviato all'indirizzo di posta elettronica della stessa il calendario, prima quello provvisorio poi il definitivo, con la data dell'appuntamento con loro, e i report di tutti gli incontri che si sono svolti in queste due prime settimane. Ma l'insegnante che aveva curato l'iscrizione ha cambiato scuola e nessuno dall'Istituto, nonostante arrivassero anche a loro le email, si è curato di avvertire la Fondazione o assumere gli impegni presi dal docente. L'esperienza è particolarmente significativa dello stato di abbandono cui versa Cittadinanza e Costituzione, disciplina che sembra non avere uno statuto preciso all'interno della scuola e abbandonata alle mutevoli condizioni di vita della scuola stessa. Antonino Caponnetto aveva avvertito che i docenti sono i nuovi partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, ed è stato profetico in ciò, se questa disciplina dipende dalla grande disponibilità e dalla buona volontà di qualche insegnante. La Fondazione resta ferma nella sua convinzione di mantenere alta l'attenzione sulla questione e continuerà a battersi in tutte le sedi perché si tenga fede all'impegno di fare della scuola il luogo della formazione del cittadino, anche attraverso lo studio della Carta costituzionale e le esperienze significative di cittadinanza.

lunedì 3 novembre 2014

Giovani sentinelle a Lucca Comics

Come anticipato nei report dei primi appuntamenti con gli istituti superiori di Lucca e provincia, ha preso il via questa collaborazione della Fondazione e delle giovani sentinelle di Lucca con Cesvot Toscana, sezione di Lucca, e Lucca Comics. L'intendimento è quello di utilizzare il linguaggio del fumetto per parlare di legalità. Sabato 1 novembre alle 10.00 nella sala Tobino del palazzo della Provincia la Fondazione Caponnetto con alcune delle giovani sentinelle lucchesi, con altri ragazzi e ragazze e cittadini, hanno partecipato all'incontro con Paolo Borrometi, giornalista dell'AGI e del giornale online La Spia, con Angelo Corbo, ispettore di polizia sopravvissuto alla strage di Capaci, Mario Cardinali, direttore de Il Vernacoliere, Giulio Laurenzi, disegnatore, Maria Coppolecchia, Ufficio scolastico regionale per la Toscana. Il confronto è stato moderato da Antonello Riccelli, giornalista di Granducato TV. La testimonianza di Paolo Borrometi è stata particolarmente significativa per i giovani che hanno “scoperto” il valore della sua scelta di raccontare la mafia in provincia di Ragusa, subendone le conseguenze fatte di minacce e aggressioni, tanto da essere sottoposto alla protezione delle forze di polizia. Il suo racconto e quello di Angelo Corbo hanno costituito il “pretesto” per sollecitare l'impegno di ciascuno a favore delle regole e a rafforzare la cittadinanza attiva e responsabile per respingere ogni tentativo di infiltrazione mafiosa in un tessuto economico prevalentemente sano. Per tale impegno si possono usare i linguaggi più diversi, come abbiamo sperimentato in questi anni con le giovani sentinelle, e da Lucca giunge il suggerimento di ricorrere anche allo strumento del fumetto e la risposta di ragazzi e ragazze non è mancata. Noi crediamo che questa collaborazione con il Cesvot Toscana sia un'ottima esperienza e ci adopereremo per rafforzarla e allargarla ad altre esperienze ed occasioni, convinti come siamo che il lavoro comune di tanti soggetti costituisce lo strumento migliore per una rafforzare la nostra democrazia e libertà nel segno della legalità e della trasparenza.