venerdì 25 gennaio 2013

Open Day della legalità INCONTRO A TAVARNELLE VAL DI PESA

Venerdì 18, ultimo appuntamento del primo ciclo del progetto 2012-2013 a Tavarnelle. Nell’Aula magna della scuola media, gremita da ragazzi e ragazze che parteciperanno per la prima volta al progetto, abbiamo aperto l’incontro con il video che racconta la vicenda di Antonino Caponnetto. Il filmato cattura la curiosità dei giovani e ci consente di introdurre il tema della mafia, dei rischi delle infiltrazioni criminali anche in regioni diverse da quelle di origine. A Tavarnelle si è realizzata una interessante collaborazione con il circolo Arci La Rampa che da diversi anni è impegnato, a Corleone, sulle terre confiscate alla mafia, oltre ad essere attivo sul piano sociale sul proprio territorio. Al Circolo siamo altresì grati per il prezioso contributo alla ristrutturazione della nostra sede. Nel novembre scorso hanno promosso un bell’incontro con il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, coinvolgendo le scuole del comune. Da questa esperienza è maturata la decisione di collaborare insieme nel proporre, alle scuole di Tavarnelle, di aderire al progetto Giovani sentinelle, quale esperienza per la crescita civile dei giovani con il contributo delle Istituzioni locali e dei cittadini. Inoltre il circolo ha indetto un bando annuale per finanziare l’Istituto comprensivo cittadino dotandolo di tecnologie. Dopo il filmato abbiamo illustrato con qualche difficoltà il progetto. A ragazzi e ragazze abbiamo chiesto di individuare, grazie al confronto fra di loro e con la guida dei propri insegnanti, un tema di particolare interesse, di studiarlo e approfondirlo e di elaborare delle proposte in merito. La Fondazione conta molto sulla collaborazione degli insegnanti il cui lavoro è essenziale sia per la riuscita del progetto ma soprattutto, come più volte abbiamo ribadito è l'ultimo "baluardo della formazione civile e culturale dei nostri giovani. Ci siamo dati appuntamento per giovedì 21 marzo, l'incontro si terrà nel pomeriggio da tenersi nelle Sale del Comune, saranno i ragazzi ad illustrere il a cittadini e amministratori il tema da loro scelto prospettando le proprie soluzioni e, con l'aiuto degli adulti ricercandone nuove. Infine, in maggio parteciperanno all’incontro conclusivo con le altre scuole fiorentine coinvolte nel progetto. Contatteremo l’Amministrazione di Tavarnelle per concordare le modalità dell’incontro del prossimo 21 marzo. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Scuola

martedì 22 gennaio 2013

INCONTRO CON L'ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONINO CAPONNETTO DI MONSUMMANO

INCONTRO CON L'ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONINO CAPONNETTO DI MONSUMMANO
Nell’ambito dell’Open day della legalità di Pistoia, incontro con tre classi dell’Istituto comprensivo Caponnetto di Monsummano, presenti le professoresse Delia Dami, Benedetta Bartolomucci e il prof. Marcello Michelotti. La scuola ha già partecipato lo scorso anno al progetto della ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e ha prodotto delle mattonelle in ceramica decorate dagli alunni e dalle alunne guidati dal prof. Michelotti, mattonelle che sono state donate dalle Giovani sentinelle alle Amministrazioni locali più attente e partecipi. Queste tre nuove classi stipate in un’unica aula, perché la scuola non ha spazi più adeguati per assemblee e incontri dopo che una parte dell’edificio è stata accorpata ad un altro Istituto comprensivo con una scelta poco oculata, ci hanno accolto con curiosità e interesse. Abbiamo introdotto con la consueta presentazione della Fondazione, dell’impegno antimafia di Antonino Caponnetto e abbiamo sollecitato i ragazzi a riflettere anche sui rischi delle infiltrazioni criminali nella nostra regione e, in particolare, sul proprio territorio. Siamo poi passati ad illustrare il progetto e l’impegno loro richiesto. Martina, Matteo e Michele hanno assunto il compito di redigere un report dell’incontro, forti della loro esperienza nel giornalino scolastico, e a loro ricorreremo in seguito per tutta il lavoro di informazione sull’evoluzione del progetto nella propria scuola. Con le classi di Monsummano abbiamo fissato il prossimo appuntamento per venerdì 22 marzo. Contatteremo l’Amministrazione locale per concordare le modalità dell’incontro. "Le giovani sentinelle dell’Istituto Comprensivo “ A. Caponnetto” fanno scuola di legalità. Mercoledì 16 gennaio 2013 ha avuto luogo, nei locali della Scuola Media, un incontro tra i ragazzi delle classi prime, seconde e terze e la Fondazione Antonino Caponnetto con Domenico Bilotta, Sergio Tamborrino e Vieri Baroni. La nostra scuola non ha spazi per accogliere eventi di tale importanza, ma, almeno in questa occasione, il disagio è passato in secondo piano perché noi ragazzi eravamo consapevoli di discutere di uno dei problemi più grandi che colpisce il nostro paese … forse il più grande: la MAFIA. Da più di cento anni gli italiani devono fare i conti con varie forme di criminalità organizzata. Ci sono intere regioni che hanno presenze di organizzazioni mafiose. Ma noi non possiamo fare finta di niente e pensare che la mafia sia un problema degli altri, delle regioni del Sud. La mafia è anche vicina a noi, nella nostra città, anche se a noi ragazzi questo sembra impossibile. L’incontro ci ha fatto riflettere sulla figura di Antonino Caponnetto, “nonno Nino”, ma ci ha fatto capire anche questo: non possiamo rimanere indifferenti, non possiamo delegare agli altri i nostri diritti, non possiamo lasciare che siano altri a dettare le regole. Crediamo che sia proprio questo il messaggio che ci ha lasciato. Dopo quello che è avvenuto in classe abbiamo voglia di partecipare, ci sentiamo pronti ad essere vigili ed attenti. Desideriamo entrare a far parte di questo progetto, vogliamo anche noi decidere del nostro futuro e provare a fare proposte. Le idee sono già numerose e vogliamo che il nostro Comune si renda conto delle esigenze dei giovani e curi maggiormente i nostri spazi”

lunedì 21 gennaio 2013

PREMIO MEDITERRANEO "RAFFAELE CAPASSO" PER LA LEGALITÀ ALLA FONDAZIONE ANTONINO CAPONNETTO 1

PROGETTO SENTINELLE 2013 INCONTRO CASCINA E PORTOFERRAIO

Venerdì 11 gennaio a Cascina, nell'ambito delle attività del Comune a favore della cultura della legalità, doppio appuntamento: prima un incontro-dibattito alle 17.30, presso la Città del Teatro, poi, alle ore 21.00, lo spettacolo Per non morire di mafia, tratto dal libro omonimo di Pietro Grasso, con Sebastiano Lo Monaco. Cittadini, giovani e studenti delle scuole, hanno ascoltato con attenzione Maria Fedele Grasso, responsabile del Piano nazionale Più scuola meno mafia del MIUR; Alessio Antonelli, sindaco di Cascina; Francesca Balestri dell'Ufficio Scolastico Regionale; Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico; Sebastiano Lo Monaco attore, Alessio Pizzech regista dello spettacolo e Giovanni Pasqualetti, funzionario della Regione Toscana. Tantissimi giovani delle associazioni antimafia e gli studenti del progetto Sentinelle hanno offerto, con i loro racconti, uno spaccato importante di quanto sia decisivo, nella loro formazione, la partecipazione a percorsi di educazione alla legalità che, dopo quattro anni, produce la maturità mostrata che ha entusiasmato il pubblico presente. Questo elemento ha voluto sottolineare Maria Fedele Grasso, con il soffermarsi su quanto siano decisive la formazione e l'acquisizione degli strumenti necessari a comprendere il mondo, azioni per le quali è fondamentale il ruolo della scuola, luogo di apprendimento per eccellenza alla convivenza civile e, dunque, luogo dove si costruisce una trama di regole e di costumi morali in grado di contrastare e sconfiggere corruzione e criminalità organizzata. Ha invitato studenti e studentesse a proseguire in questo loro cammino di crescita ed impegno che ne fa delle autentiche sentinelle del territorio in cui vivono, proprio nella stessa direzione indicata dal progetto Giovani sentinelle che lei ha seguito fin dall'inizio. La proiezione del film prodotto dal Ministero dell'Istruzione che racconta de La nave della legalità, cui partecipano migliaia di giovani che hanno fatto esperienza in tantissimi percorsi di formazione alla legalità, è servita a rimarcare quanto sia importante l'investimento nell'istruzione e nella cultura delle regole. Siamo orgogliosi di essere in sintonia con il piano “Più scuola meno mafia” e la Fondazione vuole essere soggetto attivo di questo percorso perché significa più formazione quale antidoto efficace alla mafia. Siamo altresì contenti del bellissimo intervento di Alessio Antonelli, sindaco di Cascina, che con parole accorate, riprendendo una proposta della Fondazione, ha fatto appello a tutte le Istituzioni locali a costituire delle reti di scambio di informazioni per individuare i tentativi di infiltrazione mafiosa sui propri territori. Proprio queste riflessioni ci spronano a proseguire con sempre maggiore impegno. Le stesse istituzioni locali sollecitate dai giovani hanno cominciato ad elaborare strumenti nuovi, per contrastare la penetrazione mafiosa nei territori, e forme di collaborazione fra soggetti diversi con il compito di monitorare attività ed appalti pubblici, accesso alle prestazioni e trasparenza amministrativa, tutti processi ai quali la fondazione Caponnetto ha dato sempre pieno rilievo e sostegno in occasioni pubbliche e con proposte puntuali. Fa ben sperare che fra le amministrazioni locali si diffondano queste buone esperienze. Francesca Balestri dell'Ufficio scolastico regionale ha ribadito il valore della cultura e l'esperienza della solidarietà, come nel caso delle migliaia di giovani impegnati sui campi di lavoro delle terre confiscate alla mafia, nel consolidare l'opposizione alla criminalità organizzata. Lunedì 14 gennaio a Portoferraio, replica dello spettacolo Per non morire di mafia. Ospiti dell'Amministrazione comunale, in un teatro stipato dagli studenti delle scuole superiori, li abbiamo incontrato in due distinti appuntamenti per poter soddisfare le richieste e la partecipazione di tutti. Con la Fondazione, oltre a me anche Renato Scalia, consigliere e già funzionario della DIA, mentre ospite e testimone d'eccezione è stato Angelo Corbo, uomo della scorta di Giovanni Falcone, scampato all'attentato di Capaci. Questa accoglienza calorosa allo spettacolo teatrale e alla Fondazione fa molto piacere perché testimonia una nuova attenzione dopo le vicende giudiziarie relative alla scoperta di una presenza mafiosa sull'isola. Sette anni fa alle sollecitazioni e agli allarmi della Fondazione si rispose con alzate di spalle e sottovalutazioni. Lo stesso procuratore Grasso invitato ad un dibattito trovò la sala vuota! Oggi, la partecipazione e l'interesse di tanti giovani fanno ben sperare e rafforzano l'auspicio che, dall'anno prossimo, le scuole di Portoferraio aderiscano al progetto Giovani sentinelle, proprio con l'intento di irrobustire fra gli studenti il protagonismo civile, una consapevolezza critica dei rischi delle infiltrazioni mafiose e una robusta etica pubblica per contrastarle. Editore Domenico Bilotta Consigliere e Responsabile Nazionale Scuola www.antoninocaponnetto.it tutor@igiovanisentinelledellalegalita.com domenico.bilotta55@gmail.com